Decadenza politica o qualunquismo

Quando chi ci mazzuola è stato mazzuolato

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    Comincio col citare i due post cancellati dall'altra parte.

    CITAZIONE (hana-bi @ 17/12/2010, 16:33) 
    SENTI CHI PARLA.
    CITAZIONE
    Il 12 agosto 1996 il Procuratore della Repubblica di Verona Guido Papalia avviò delle indagini sulla Guardia Nazionale Padana, sospettata di essere un’organizzazione paramilitare tesa ad attentare all’unità dello Stato(articoli 241 e 283 del Codice penale)[5].
    Il 18 settembre viene così disposta la perquisizione di un locale della sede federale di Milano della Lega Nord, ritenuto nella disponibilità dello stesso Marchini.
    La Polizia entrata nell’androne dell’edificio, per eseguire il provvedimento dovette affrontare e superare un cordone umano formato» da militanti e dirigenti leghisti fra cui Maroni, «e da altri simpatizzanti, postisi innanzi alla scala per impedire la salita degli uomini della Polizia. Superato tale ostacolo, le forze dell’ordine salirono le scale inseguiti e ostacolati dagli astanti». Nel corso del tragitto verso la stanza di Marchini «la Polizia dovette affrontare l’assembramento di persone che si era formato, accompagnata da un coro di insulti» promossi da Borghezio, oltre a «numerosi atti di aggressione fisica e verbale nei confronti dei pubblici ufficiali» compiuti da Maroni, Bossi e Calderoli, «episodi tutti documentati dai filmati televisivi».
    «Il primo vero e proprio episodio di violenza» fu compiuto da Maroni che «tentò di impedire la salita della rampa di scale (…) bloccando per le gambe gli ispettori Mastrostefano e Amadu».
    Quando finalmente ispettori e agenti furono «pervenuti di fronte alla porta del locale da perquisire, gli operanti rinvenivano un cartello cartaceo la cui indicazione dattiloscritta specificava “Segreteria politica – Ufficio on.le Maroni”. Il Dott. Pallauro, dopo un ulteriore contatto telefonico con il Procuratore della Repubblica di Verona che dava ordine di portare a termine l’operazione, provvedeva allo sfondamento della porta, operazione che tuttavia era ostacolata violentemente» da Maroni, Bossi, Borghezio, Capanni, Martinelli e Calderoli «che aggredivano principalmente il Dott. Pallauro e l’ispettore Amadu, il quale veniva stretto fra gli imputati Maroni, Martinelli e Bossi, che lo afferrava dal davanti, mentre il Martinelli lo prendeva alla spalle. (…) La vicenda vedeva da ultimo l’on.le Maroni subire un malore e venire disteso a terra dall’agente Nuvolone, per poi essere avviato al pronto soccorso ove gli venivano riscontrate lesioni per le quali sporgeva querela». Il 16 settembre 1998 Roberto Maroni fu così condannato in primo grado a 8 mesi[8].
    La Corte di appello di Milano il 19 dicembre 2001 ha confermato la decisione di primo grado riducendo la pena a 4 mesi e 20 giorni perché nel frattempo il reato di oltraggio era stato abrogato[9].
    Il 9 febbraio 2004, la Cassazione ha confermato per Maroni la condanna d’Appello commutandola però in una pena pecuniaria di 5.320 euro[11].

    AHAHAHAHAHAHAHHHHAH!!!

    PS vale anche per Alemanno. Pure lui si è beccato la condanna per resistenza a pubblico ufficiale in una manifestazione. Ma il neurone nella zucca è ormai senile, si dev'essere scordato di tutto.

    CITAZIONE (avvveleno @ 17/12/2010, 22:36) 
    Che branco di ipocriti... Vanno a fare i belli perquisendo la sede federale di un partito. Andassero nei centri sociali così poi ci facciamo due risate...

    Ah, i gulag...

    SPOILER (click to view)
    Passatemi il titolo della discussione, se me ne viene in mente uno migliore lo cambio
     
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  2. hana-bi
         
     
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    Caro Avvveleno, il partito di cui si perquisiva la sede aveva un capo che faceva affermazioni di questo tipo:
    CITAZIONE
    "Quando avremo perso tutto, quando ci avranno messo con le spalle al muro, resta il fatto che le pallottole costano 300 lire”, disse nel settembre del 93. L’anno dopo: “Se non avessimo impedito la rivolta si sarebbe incendiato tutto il Nord. E se in Sardegna, un’area isolata, qualche mitra lo puoi trovare, in Lombardia trovi tutto, dai cannoni agli aeroplani, tutto quello che vuoi. Se esplodeva la rivolta nella bergamasca, spazzava via la Lombardia che al quinto giorno si sarebbe sollevata in armi contro il regime”. Una lunga collezione di dichiarazioni mai bollate come “apologia di reato” dal distratto La Russa. Il 18 aprile del 1998 Bossi riuscì a spiegare egregiamente il suo pensiero: “Amici magistrati, il rischio è che ci sia una Pasquetta, ma più che una Pasquetta come quella del 1916 in Irlanda: non verrebbero 1.500 uomini a imbracciare il fucile; saranno 150 mila e il giorno dopo un milione e poi… verrà la libertà della Padania. Non obbligate il popolo in un vicolo chiuso, perché è molto più forte di voi”. Solo per ricordare alcune delle tante frasi del leader leghista inneggiati alla rivolta armata.

    Sarebbe bello sapere cosa diresti se al posto di Bossi ci fosse una persona di sinistra. Parleresti di sovversione, vero?
    Ma evidentemente c'è sovversione e sovversione. Quando si tocca la propria parte politica, la polizia è infame. Vale per me? Vale anche per te, Avveleno. Lo dimostri dando degli ipocriti ai poliziotti che si fecero mordere un polpaccio da Maroni.
    :D
     
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    Lo dimostro dando degli ipocriti a dei magistrati (i poliziotti sono solo uno strumento) che hanno ben pensato di bloccare (fallendo) un partito sul nascere vista la potenziale "pericolosità" per mamma sinistra...

    Un applauso di tutto cuore a chi ha svolto le indagini sulla Lega, perché ci ha salvato da un sicuro colpo di stato: fossero sempre così solerti ed efficienti, oggi non staremmo a parlare dei disordini di Roma, perché avrebbero certo avuto modo di prevenirli...

    Eppure qualcosa mi dice che chi martedì stava a Roma alla fiaccolata di beneficenza, sotto le felpe imbottite di plastica e gommapiuma e sotto i passamontagna non aveva la t-shirt verde col sole delle Alpi stampato...
     
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  4. ~SteinTheHollow©~
         
     
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    Qualcun ha visto il video di La Russa che si dichiara pubblicamente fascista? bene dichiararlo se non erro non e` reato, ma fondare un partito che... che ne pensate voi? visto che si parla di decadenza politica...
     
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    L'apologia del fascismo è regolamentata in maniera abbastanza chiara sulla costituzione.

    Sinceramente, se parli di Annozero, credo che l'uscita di La Russa, per quanto poco felice, non sia granchè. In fondo ha solo ironizzato su quello che ha dichiarato Di Pietro (per quanto invece di ironizzare avrebbe dovuto rispondere ed opporsi indignato, visto che gli ha dato del delinquente alla fine dei conti...)

    Per quanto riguarda avvveleno: fare nomi e cognomi?
    Di che partito stai parlando? Perchè se parli di Forza Italia direi che la cosa non è molto veritiera. I magistrati non hanno mai influito sulla creazione di un partito, tantomeno su FI, visto che poi alla fine come vedi è stato creato. E non nonostante i magistrati, visto che ai magistrati se si crea un nuovo partito non frega nulla.
    Se con hanno ben pensato di bloccare (fallendo) un partito sul nascere ti riferisci ai numerosi processi attorno ai suoi fondatori, ti posso dire che, a meno di clamorosissime smentite, i processi, e quindi le indagini, son nati ben prima dell'idea di fondare FI e quindi direi che sono poco riconducibili ad una subacquea decisione della magistratura di fermare la nascita di un partito virtualmente pericoloso per la sinistra in Italia.

    ...non sto dicendo che tutti i magistrati siano dei geni dell'imparzialità eh... Dico che probabilmente ricondurre a questo tutti i casi su Mr. B. & Co. non sia proprio la cosa più obiettiva del mondo
     
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    Mi riferisco al discorso portato avanti con Hana in merito alla Lega.

    Viviamo nel paese del pressapochismo, del menefreghismo, del "tanto qualcuno lo farà al posto mio", del "volemose bene", del "poco importa se un gruppo di persone a volto coperto ha scatenato una guerriglia a Roma, è Natale", ma in questo caso i magistrati fecero un lavoro eccellente, soffocando sul nascere la cellula terrorista verde che nasceva nel cuore dell'Italia.

    Il problema di base è che la Lega non ha un'ideologia storica a cui gli altri possano aggrapparsi per poterla criticare e contrastare. Non si rifà al fascismo, né al comunismo. Di fatto la Lega non è di destra o di sinistra (anche se qualcuno tenta sempre di dargli una collocazione). Però, nonostante nacque solo nel 1989, già nel 1991 prese più dell'8% alle elezioni.

    Una cosa inaccettabile! Come intervenire? Facile, ignorando bellamente lo scopo ultimo di questo partito, il federalismo, e modificando quest'ultimo ideale con un sinonimo vigliaccamente inidoneo: "secessionismo". Apriti cielo.

    Eppure non ho mai visto lo stesso metro di misura per quelle formazioni politiche che sbandierano come proprio ultimo fine la creazione di uno stato comunista stile sovietico (Partito Marxista Leninista Italiano, nato nel 1977): il perché è scontato, cioè nessuna delle loro azioni o idee è contraria all'ordinamento italiano.

    Da persona di legge dico che è giusto così, se la legge non esiste, allora è sacrosanto fare ciò che non è vietato. Ma anche l'idea federalista leghista non è contro l'ordinamento, e i discorsi fatti da Bossi nei comizi hanno la stessa portata della celebre frase del 1994 di D'Alema quando disse che ad elezioni finite, con la vittoria certa del PDS, avrebbero mandato Berlusconi sul lastrico e quindi a lavorare (curioso detto da uno che a malapena sa scriverlo "lavorare"). Però nel caso di Bossi faceva comodo evidenziare quel passaggio, perché l'idea federalista era stata per la prima volta data alle masse non da un partito storico, ma da un novellino. Giammai!
    I partiti tradizionali, che avevano capito quanto le parole dei leghisti fossero interessanti, si trovarono nei guai: cavoli, questi hanno portato un'idea niente male, se prende piede ci tagliano furoi, come fare? Certo, iniziamo una campagna denigratoria contro i leghisti, facciamoli passare da sovversivi, secessionisti, razzisti e xenofobi, poi piano piano, col tempo, inizieremo a proporre noi stessi il federalismo, facendo subito dei distinguo da quello leghista, così la gente si abituerà a sentir noi parlare di questa forma di stato e quando la attueremo non ci sarà spazio per alcun merito alla Lega.

    La caratterizzazione di cui sopra non è tanto campata in aria: parliamo di gente (i politici) abituata a non fare niente fin dalla nascita. È normale che si accapiglino per un voto, un seggio o anche un'idea.

    L'apologia del fascismo è reato. Viene punito chiunque fa propaganda per la costituzione di un'associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità di riorganizzazione del disciolto partito fascista, oppure da chiunque pubblicamente esalta esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche. Quindi se Di Pietro da del fascista a La Russa e quest'ultimo risponde "ok" (o risposta analoga) il reato non c'è.

    Faccio un'ultima precisazione: la legge e la costituzione fa espresso riferimento al disciolto partito fascista, inteso come PNF. Questo significa che se volessi potrei fondare un partito dal nome "Partito Fascista Italiano" senza incorrere in nessuna sanzione o pena.

    Questo è, purtroppo o per fortuna a seconda dei punti di vista, il bello della legge, che si apre alle più svariate interpretazioni...

     
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    ...riporto la costituzione, giusto per non essere di parte o impreciso
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    Art. 5.

    La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento.


    Non ti pare che inneggiare alla secessione sia lievemente anticostituzionale?

    E giusto per mettere altra carne sul fuoco cito un passo del codice penale (modifica valida dal 25 Gennaio 2006)
    CITAZIONE

    art. 292 C.P
    Vilipendio alla bandiera o ad altro emblema dello Stato


    Chiunque vilipende con espressioni ingiuriose la bandiera nazionale o un altro emblema dello Stato è punito con la multa da euro 1.000 a euro 5.000.

    La pena è aumentata da euro 5.000 a euro 10.000 nel caso in cui il medesimo fatto sia commesso in occasione di una pubblica ricorrenza o di una cerimonia ufficiale.
    Chiunque pubblicamente e intenzionalmente distrugge, disperde, deteriora, rende inservibile o imbratta la bandiera nazionale o un altro emblema dello Stato è punito con la reclusione fino a due anni.

    Agli effetti della legge penale per bandiera nazionale si intende la bandiera ufficiale dello Stato e ogni altra bandiera portante i colori nazionali


    ...voglio dire, mi sbaglio oppure la lega non è stata propriamente nella legalità? Puoi evidenziare tutti i magistrati comunisti che ti pare, ma giusta o no, come tu sai, la legge tale è...
     
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    In realtà no... :sisi:

    La controprova eccola qui:
    Art. 21.

    Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

    Quindi inneggiare, come dici tu, alla secessione non è anticostituzionale. È anticostituzionale attuarla.

    Come tutti i politici, Bossi utilizza un linguaggio fortemente populista, ma non mi sembra che altrove si faccia di meglio. Voglio dire, interi partiti sono stati fondati con l'unico scopo di disintegrare Berlusconi. I loro leader hanno le convulsioni da crisi di astinenza se non inseriscono quel nome all'interno di ogni loro frase. Questo perché cercano di galvanizzare i loro elettori con parole ad effetto.

    Se poi qualcuno prende troppo sul serio le loro parole ed agisce di conseguenza (assaltando con un blindato il campanile di San Marco o tirando "duomate" in faccia alla gente), sono problemi di chi ha commesso certe azioni. Altrimenti sarebbe impossibile esprimersi, perché ogni cosa detta potrebbe essere potenzialmente pericolosa.

    Io non dico che la Lega stia nella legalità, la mia tesi è analoga a quella su Berlusconi: nessuno è pulito, quindi, anche volessimo fare crociate che stigmatizzino i comportamenti altrui, almeno facciamolo con la consapevolezza che non siamo tanto più moralmente elevati di altri.

    Ma dimmi un po', hai mai sentito una e una sola persona invocare il 292 c.p. per quelli che durante i disordini in Campania per i rifiuti si sono messi a bruciare la nostra tanto amata bandiera?
    Ecco cosa voglio dire...

     
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    Io si :oms: Ma non m'ha cagato nessuno
     
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    CITAZIONE (Haldayne @ 20/12/2010, 10:36) 
    ...riporto la costituzione, giusto per non essere di parte o impreciso
    CITAZIONE

    Art. 5.

    La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento.


    Non ti pare che inneggiare alla secessione sia lievemente anticostituzionale?

    Non sono italiano dunque non conosco bene la costituzione italiana e le leggi in merito. Comunque questo articolo non si scontra con il diritto d'autodeterminazione dei popoli ? Teoricamente ogni popolo ha diritto ad avere un suo Stato se rispetta dati criteri ecc. ecc.
    Quindi in linea teorica sarebbe anticostituzionale ma rispetterebbe i diritti dell'uomo no ?
    Non è una critica, è una domanda, magari ne sai qualcosa.

    EDIT: ho solo chiuso il quote per una migliore lettura :D

    Edited by Haldayne - 20/12/2010, 16:17
     
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    La costituzione italiana nasce a partire da un paese che, a seguito di diverse guerre, aveva ottenuto la sua famosa autodeterminazione dei popoli che piaceva tanto alla Società delle Nazioni. E cui mi ci sono affezionato anche io.
    Insomma, a seguito delle guerre e sommosse che ci erano state sul territorio si era ritenuto che (a meno di piccole eccezioni) l'autodeterminazione del popolo italiano fosse stata completamente soddisfatta. E che quindi chiunque minasse a questo nuovo assetto fosse qualcuno che avesse secondi fini (potere ad esempio, senza dire che fosse ciò che la Lega rivendicava e a volte tutt'ora rivendica).
    Questa è la mia personale interpretazione, ovviamente.

    Comunque direi di non addentrarci troppo su questo argomento, è OT. Se vuoi spiegazioni migliori possiamo aprire una discussione sulla costituzione. Ma non se ne parlerà qui se non direttamente riconducibile all'argomento IT.
     
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  12. Liedus
         
     
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    Proprio oggi, trattando l'illuminismo e Montesquieu, mi sono permesso di fare una domanda: ma se il potere legislativo è affidato ad una assemblea o al massimo a due con differenti mansioni, perché noi in Italia ne abbiamo due praticamente identiche? e con che numeri poi!

    Decadenza politica e qualunquismo per forza! Abbiamo circa tra camera e senato mille persone! Mille! 1000!
    Non so se rendo l'idea ma è alquanto esagerato... Negli Stati Uniti che copre circa cinquanta volte il nostro territorio ed ha cinque volte la nostra popolazione ce ne sono quattrocento...

    Direi che qualunquismo è più che adatto. Ormai mandiamo cani e porci nelle nostre assemblee, e se questi non sono indagati o addirittura condannati non li vogliamo :rotfl:
     
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    Il problema dell'esorbitante numero di parlamentari è ormai un fatto storico.

    La sua riduzione, presentata molto spesso come cavallo di battaglia dello schieramento politico che di solito è all'opposizione, il quale, onde ottenere consensi, fa leva sull'idea di risparmio e riduzione dei costi nei confronti del cittadino, si perde puntualmente una volta insediatosi il nuovo governo.

    Troppi favori da ripagare, troppi clientelismi da soddisfare. Questa è la verità.

    Negli USA sono eletti due senatori per ogni stato. Poco importa se il Texas è 20 volte più grande del Rhode Island, entrambi hanno due senatori. In Italia una ripartizione così sarebbe impossibile da attuarsi, con le regioni a farsi la guerra sul numero di membri.
    Chi è economicamente più "importante" chiederebbe più senatori di chi è più "arretrato"; lo stesso dicasi dal punto di vista territoriale, tra regioni grandi, medie e piccole.

    Ma di base il problema è quello che ho descritto poco sopra: se si diminuisse il numero dei "posti", parimenti sarebbe più difficile "ripagare" e "accontentare" tutti quanti.

    A mio avviso l'unica soluzione possibile si potrebbe trovare solo se si riducessero a livelli quasi minimi gli stipendi: solo in questo caso resterebbe in politica solo chi ha la vera passione di fare questo tipo di cose. Tutti gli altri, visto che ormai non ci sarebbe più molto da guadagnarci, rinuncerebbero fin da subito.
     
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  14. Liedus
         
     
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    La politica nell'antichità era sprovvista di retribuzioni e il sistema di Clistene funzionava senza troppi intoppi: poi giunse Pericle e Atene non funzionò più come prima...

    Il problema non è tanto quello degli stipendi, anzi se facesse politica soltanto la gente che può permettersi di perdere tempo e non essere pagata il parlamento sarebbe pieno di imprenditori milionari che non farebbero altro che perseguire i loro interessi... ops ma è uguale a quello che c'è già... che sbadato :facepalm:

    Chi oggi entra in politica non lo fa per i soldi dello stipendio le auto blu e tutte le esenzioni che traggono, certo fanno comodo, ma lo fa per la poltrona che gliene consente molti di più: entrano in politica per avere un ruolo, per essere corrompibili e corrompere dall'alto della poltrona.
    Fosse solo questione di soldi la questione sarebbe alquanto semplice...

    Il sistema legislativo che hanno gli USA noi ce lo sognamo; troppe lotte intestine e troppo poco liberalismo in campo economico.

    Qui ogni azienda che apre ricerca sovvenzioni dallo stato; valle a chiedere in America le sovvenzioni! se sei capace bene, altrimenti chiudi.

    Logico che poi chi deve concedere dei favori a delle ditte non lo fa seguendo l'etica ma la mazzetta; e non parlo solo del parlamento, ma di tutta la struttura amministrativa che è strutturata solo per avere più poltrone.
    Una delle tante cose che non ho mai capito e a cosa servono le provincie per i cittadini :omg:
     
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    ...infatti sono non so quanti anni che parlano di chiuderle. Le regioni sarebbero nate appositamente per questo scopo.

    ...tuttavia le province permangono, anzi. Avvveleno sa di cosa parlo, visto che sarà poco più di un anno che è nata la provincia di Fermo nelle Marche. E se non sbaglio c'è una spinta anche per creare una provincia per Fabriano... :omg:
     
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26 replies since 18/12/2010, 00:52   276 views
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