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Era notte fonda ed il giovane Ryo stava dormendo beatamente, dopo l'ennesima giornata faticosa, divisa tra allentamenti con lo sharingan, addestrare un allievo in accademia e le continue riunioni con il kage.
Seppur sia diventato chunin, Ryo era già sommerso di compiti, come se fosse un chunin forte e importante del villaggio, quando poi lui stesso si considerava , l'ultima ruota del carro.
Ma in ogni caso non era quello il punto. il punto era che si sentiva un po' sottopressione per tutto questo, ma probabilmente ci si doveva abituare visto, che voleva fare carriera nel mondo ninja.
Stava sognando probabilmente, i suoi ex compagni di team, morti durante una semplice missione.
Era l'unico sopravvissuto , oltre al sensei, che era rimasto in fin di vita.
Ma questa era un'altra storia. Dal sogno stava diventando un incubo. Si trovava in mezzo ad una foresta, circondato da alberi altissimi, dove la luce solare non filtrava bene in quella foresta impenetrabile.
Stava pianificando qualche strategia con il suo team, quando ad un tratto avvertì la presenza dei nemici. Gli altri non ne avevano avvertito alcuna traccia. Lui provava ad avvertire gli altri, ma non riusciva ad emettere alcun suono, come se non avesse voce. Non riusciva più a muoversi o fare nient'altro che guardare , guardare i nemici che uccidevano senza pietà i suoi amici, compagni di team.
Un lungo incubo che sperava che finisse il più in fretta possibile.
Finalmente tutto questo era finito. Si svegliò di colpo tutto sudato, agitato. Il cuore batteva forte.
Non riusciva a proferire parola o muoversi. Quegli incubi erano tremendi per lui. Non riusciva assolutamente a scacciarli via.
Forse era per questo, che dormiva relativamente poco. non voleva affrontare quegli incubi. Non voleva affrontare la realtà. La realtà che conosceva fin troppo bene. Era stato debole. Troppo debole, per proteggere i suoi amici . Se fosse stato un po' più forte. probabilmente non sarebbe rimasto solo.
Anche se ora qualche amicizia l'aveva, non si sentiva affatto sicuro. Non voleva avere legami, per paura di perderli. Cercava disperatamente di sembrare quello che non era, per non soffrire più
O forse cercava di tener duro, sperando di ottenere un giorno quella così tanto desiderata forza, da proteggere chiunque avesse potuto o voluto.
Rimase seduto sul letto, come cercando di scrollassi di dosso quell'incubo.
Si guardo gli avambracci e cercando di muovere le mani, con gesti semplici, ovvero distendere e chiudere a pugno le mani, come se volesse accertarsi di essere tutto intero.
Per fortuna era soltanto un incubo....L'ennesimo.
Si limitò a pensare Ryo, alzandosi da letto, andando al frugo per prendere una bottiglietta, d'acqua, iniziando a bere a non più posso, terminando poco dopo la bottiglietta piccola.
Era tutto sudato e non piaceva sentirsi sudato, così si svestì e cercò di andarsi a fare una doccia. C'è ne era rimasto dentro per circa mezz'ora, fin a quando non si cambiò ed uscì dal bagno , andando a sedersi al tavolo, per osservare la luna piena, attraverso la finestra, dove i raggi lunari penetrarono la stanza buia, dove lui viveva.
Ad un certo punto, dopo pochi minuti che era immerso nei pensieri, sentì bussare alla porta di casa sua, faendo in modo di tornare nel mondo reale.
Bussarono ancora ed ancora, sempre più insistentemente,tant'è che il povero Ryo iniziò ad irritarsi un po'.
Alla fine sbuffando decise di aprire la porta, avvicinandosi piano piano, fino a quest'ultima.
Chi è?
Si limitò a dire Ryo, con un tono di voce al quanto strano, un misto tra sonno ed irritamento .
Sono Tennosuke..Aprimi che è urgente!
Cerco di dire in fretta e furia. Sembrava al quanto preoccupato dal tono di voce, così sbadigliando dal sonno, che tutto sommato aveva ancora un po', aprì mal volentieri, facendolo accomodare in salotto.
Cosa c'è di così urgente, da non poter aspettare domani mattina?
Gli chiese irritato, incrociando le braccia al petto,a spettando una sua risposta.
Lo so ...Lo so che ti ho disturbato, ma si tratta di ordini del kage!
Disse in fretta, porgendo una pergamena ad un ryo sempre più scocciato.
La prese in mano , ma non l'aprì,perché volle aspettare che Tennosuke, che era un suo superiore, (tra l'altro seppur era un suo superiore erano amici, perciò lo tratta come se fosse un amico e non gli affibbia i termini sama o non gli da del lei.)
Dargli ulteriore informazioni.
In pratica è successo qualcosa di grave... qualcosa che va al di là del villaggio. Qualcosa che coinvolge tutti i paesi del mondo.
Ryo era sempre più perplesso da quello che diceva Tennosuke.
Non capisco... perché me lo dici adesso? Soprattutto perché a me?
Il kage ha espressamente chiesto di te..Ma non vuole che perdi tempo andando da lui..Vuole che tu parti adesso, perché come te ci sono altri ninja , di altri paesi in direzione e tutti devono collaborare, altrimenti sarebbe la fine del mondo che conosciamo!
Disse spaventato, cercando di fare in fretta, dopo di che gli diede delle ultime informazioni, per poi dubbioso, iniziare a guardare quel rotolo, contenente tutte le informazioni a riguardo.
il mondo a quanto pare stava vivendo una crisi vera e propria, ma continuava a non capire perché il kage avesse scelto lui.
Stupido kage! E' sempre stato un folle, ma perché mandare me?
Si limitò a pensare, iniziando a vestirsi in tenuta da combattimento, preparandosi il più in fretta possibile.
Ma è anche vero, che potrebbe riversarsi interessante e tutto sommato non potrei mai rifiutare una Allerichiesta folle del kage!
Pensò , cercando di finire in fretta di prepararsi, cercando di prendere le ultime cose.
Ci aveva messo più tempo del previsto per prepararsi, poiché non riusciva a trovare un porta fortuna. una collana ,che gli aveva gentilmente regalato, la sua amica di team, ormai morta. Quella degli incubi. Non se ne separava mai. Dopo più di un'ora , ero uscito di casa, per arrivare alle porte del villaggio, esitando per alcuni minuti prima di partire.
Continuava a pensare che era folle, quello che stava per fare, ma che tutto sommato, la cosa lo divertiva. sapeva che il costante pericolo, lo faceva sentire vivo e lo faceva desiderare ancora di più vivere e non arrendersi mai.
Ora avevo un obiettivo in mente, portare al termine la missione pericolosa e arrivare fino in fondo alla questione. Decisi di dare uno sguardo per un'ultima volta alla pergamena, contenente le informazioni ed l'ubicazione e tutto, per poi chiuderlo e riporlo in tasca, iniziando ad incamminarsi verso il luogo designato. una volta allontanandosi abbastanza da kusa, avrebbe iniziato a correre , incessantemente, senza fermarsi mai, per raggiungere il prima possibile il luogo in questione.