Imperial Ghoul

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  1. Picci D Roby
         
     
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    Voglio raccontarvi una storia...

    Questa è la storia di un mondo in cui vivono pacificamente innumerevoli razze... O, per lo meno, così era un tempo. Un giorno numerosi Lich e Signori Oscuri, sospinti dal desiderio di fama e gloria... Ah no! Scusate, questa è la descrizione tipica degli eroi! Un giorno numerosi Lich e Signori Oscuri, mossi dalla bramosia di ambizione ed avarizia, crearono un capo capace di controllare innumerevoli non-morti di qualsiasi forma e specie. Questo "Re dei Lich" era un essere abominevole, dalla forza straordinaria, dotato di abilità tattiche e strategiche ben più sviluppate di qualsiasi visionario o generale che esistesse a quei tempi.
    Umani, Elfi (Silvani, Oscuri, della Notte), Orchi, Nani, Goblin, Naga... Tutti conobbero non solo la potenza della sua armata, conosciuta come "Legione" o "Piaga", ma anche gli effetti micidiali della carestia e della peste che lo precedevano! La sua sola presenza era in grado di putrefare il terreno più fertile, di far marcire i raccolti e di infettare qualsiasi villaggio o città. I vivi provarono a venirsi incontro, a mettere da parte le loro divergenze, ma fu tutto inutile... C'era chi non voleva allearsi con gli uni o con gli altri per semplice orgoglio o per qualche remoto litigio.
    Inevitabili furono i massacri che ne seguirono. Inoltre più la gente moriva e maggiori erano le fila dei non-morti... Il Re dei Lich non temeva confronti, se non la cerchia di coloro che lo crearono. Non aveva rivali, la terra marciva sotto i suoi piedi, l'acqua si sporcava col sangue e col fango a ogni sua battaglia, o meglio massacro, e l'aria puzzava di morte... Molti eroi presero in mano le armi e gli scudi con lo scopo di combatterlo e di proteggere i propri cari, ma difficilmente erano in grado di vincere in battaglia e spesso quelle vinte non erano decisive e sempre mancava la presenza del sovrano non-morto.
    Finalmente giunse un principe azzurro che cavalcò mari e monti e sconfisse il Re dei Lich... o, per lo meno, è quel che voglion far credere alla gente! In verità tra le file dei morti che camminano, nacque un insignificante Ghoul con un duplice dono: quello di apprendere dalle carcasse aumentando la propria forza ed abilità mangiandole e quello di aver mantenuto il suo cuore e la sua mente indenni. Questo Ghoul si cibò di esseri sempre via via più forti, finché non ebbe il coraggio di alzare la testa e ribellarsi al suo signore. Forse perché si nutrì di saggi e generali o forse perché era un comandante nato, riuscì anche lui a formare un esercito di non-morti. Questo fu battezzato "L'Orda della Luce", in quanto a occhio nudo sembrava un enorme branco e il lume della ragione dei suoi membri non si spense con la morte.
    Sono passati anni da quando il Re dei Lich è morto, ma la Legione continua la sua avanzata imperterrita, mentre l'Orda della Luce cercò, non completamente invano, di allearsi con i sopravvissuti delle varie razze. Il piccolo non-morto, capo dell'Orda, accettò solo un nome diverso da quello che era in vita: Imperial Ghoul. Di questo si sono perse le tracce, anche se alcune costose informazioni lasciano credere che si aggiri tra i vivi per studiare e formulare, in seguito, delle ottime proposte per le alleanze. Nonostante tutto sulla sua testa pendeva una ricompensa degna di un Signore dei Draghi.


    Capitolo 1

    SPOILER (click to view)
    Parte I - Il cacciatore è sulle tracce della preda.
    È estate, il vento non lascia dubbi a riguardo: presto arriverà un temporale.
    Nella locanda di "Lunasplendente" una figura incappucciata stava varcando la soglia della porta e si avvicinava con tutta calma al bancone. Intanto osservava l'interno: alcuni tavoli e diverse sedie sembravano completamente nuove, il camino custodiva una fiamma molto vivace, numerose bottiglie erano pressoché piene o ancora da stappare. L'insolita figura mostrò il sottile braccio sinistro e batté col pugno avvolto in un guanto di cuoio che lasciva scoperte le dita e disse: <<una tazza di latte caldo>>.
    "La voce è quella di una ragazza" pensò il barista mentre si voltava per prendere una bottiglia.
    Stava per riempirla di latte e metterla accanto al fuoco, quando notò che la fanciulla stava mostrando il capo. Il cappuccio nascondeva una lunga e folta chioma liscia e rossa, e se non fosse stato per la coda di cavallo, forse sarebbe arrivata ben oltre le ginocchia. I lineamenti dolci e leggermente paffuti esprimevano una calma opposta alla fiamma di vita che usciva dagli occhi dorati. Il braccio destro aveva un singolare tatuaggio a forma di innumerevoli fiamme che si legavano tra di loro e la trama si faceva via via sempre più fitta fino a non distinguere più le singole fiamme presenti sulla mano.
    <<sbrigati!>> disse, ma il suo sorriso lasciava intendere che aveva tutto il tempo del mondo per aspettare. <<ho bisogno di parlarti>>, proseguì <<e se le informazioni varranno qualcosa sono disposta a pagartele>>. A quelle parole il barista si sveltì e ritornò alla sua postazione dietro al balcone con in mano una bottiglia di latte lasciata precedentemente vicino al fuoco.
    <<che informazioni vuoi?>> chiese.
    <c'è stata una rissa qui qualche giorno fa, non è vero? Sembra che ti abbiano distrutto arredamento e riserve... La causa di tutto era una figura tetra con un mantello di pelliccia? Dalla tua faccia immagino che ho ragione e scommetto che abbia chiesto anche lui una razione di latte caldo!>>
    <tutto vero.>> rispose il locandiere, con il volto chiaramente segnato di dolore per aver ricordato qualcosa di brutto, misto a stupore nell'aver dinanzi una ragazza così intelligente <<ma chi sei e come diavolo fai a saperlo?!?>>
    <<mi chiamo Yoko Phoenixheart e sono a caccia di quella persona>>.


    parte II - Il cacciatore sta seguendo la traccia

    Yoko uscì, con un sorriso sul tenero viso... Era felice, a differenza del tempo che pareva a dir poco furioso.
    Da lì alla città di Blackrock, chiamata così per via delle mura ricoperte di corvi in attesa di qualche altra esecuzione, ci volevano circa 2 ore di cammino, a patto che il cielo reggesse il pesante carico di pioggia. Ma il maltempo non poteva di certo fermarla e nemmeno degli stupidi banditi... Proprio come quelli che stavano appollaiati più in là sulla strada...
    "Oh cavolo..." pensò notandoli "Quale fortuna! Avrò la possibilità di far ginnastica e smaltire il pranzo" (se così si poteva chiamare quel poco di latte che aveva bevuto).
    Affrettò il passò, quasi dandosi alla corsa. I malviventi la videro, o, meglio, videro una macchia rossa che si avvicinava minacciosa e veloce!
    Fecero a malapena in tempo ad estrarre spade e pugnali che la fanciulla ormai li aveva stesi uno dopo l'altro a suon di pugni e ginocchiate in faccia. Erano 12 uomini robusti, che vivevano sguainando le spade ed uccidendo contadini e pattuglie, eppure non riuscivano a star dietro ad una ragazza.
    Una volta che furono a terra, Yoko scelse uno dei pochi che aveva la mascella al suo posto e gli chiese, fissandolo con i suoi occhi dorati: <<per chi lavorate?>>
    <<facciamo parte del Corvo, ragazzina...>> abbaiò <<e ora ti trovi in un mare di guaaaa...>> non concluse la frase che si ritrovò a pendere dai rami di un albero.
    <<aiuto! fammi scendere!>>
    <<non ci penso proprio>>
    <<vedrai... il nostro capo ti farà scorticare viva>>
    <<chi è il tuo capo?>>
    Il bandito aprì la bocca per parlare, ma dalle sue labbra non uscirono parole, bensì un urlo.
    Il grido non durò a lungo... E, una volta concluso, Yoko poté sentire dei passi da dentro la foresta. Erano troppo veloci per poterli seguire e troppo silenziosi per capire da che parte si dirigessero.
    Si avvicinò all'uomo appeso come un salame e ne guardò la schiena.
    Come immaginava, l'urlo era stato causato da una freccia, che lo aveva colpito alla spalla e la morte era dovuta ad una seconda freccia penetrata nel collo.
    Comprese che non poteva rimanere lì a lungo... I banditi avrebbero sicuramente ripreso conoscienza e l'avrebbero attaccata, o ci avrebbe pensato la persona nascosta nella foresta.
    Riprese il cammino.
    <<corvo... >> si mise a pensare ad alta voce, <<avevo sentito parlare della Iena e dello Sciacallo... Sicuramente l'avranno preso dal nome della città... Sicuramente anche lui si sarà diretto lì, attirato da questa novità, ma che ci facevano dei banditi così in mezzo alla strada?>>

    parte III - Il cacciatore deve stare attento a non diventare preda
    Il buio era già calato quando Yoko giunse finalmente in città.
    Le poche luci erano quelle delle taverne, dei focolai nelle case e delle numerose pattuglie... C'era troppo vento e l'aria era troppo carica di umidità perché i lampioni fossero accesi e mantenuti tali. Girando e rigirando per le strade, la ragazza dalla chioma rossa notò una caratteristica assai insolita per delle pattuglie: molte, se non tutte, avevano i membri equipaggiati con armi e armature diverse tra loro. C'era chi portava simboli e colori di un tipo e chi non ne portava affatto... Solo dopo essere entrata in una taverna, situata vicino alla piazza nel centro-città, ella comprese: le pattuglie non erano formate dalla milizia, ma da numerosi cacciatori di taglie! Chi apparteneva ad una gilda, chi appariva come un lupo solitario... Ma nessuno in quella taverna, in quelle strade, in tutta la città, si trovava da solo.
    Eccetto lei.
    Il locale era troppo affollato affinché potesse parlare indisturbata ed ottenere informazioni. Inoltre si sentiva a disagio in mezzo ad un enorme branco di gorilla, volpi, topi di biblioteca, serpenti, falchi...[vedi nota] Uno zoo è molto più tranquillo e spopolato a confronto! Ormai i gruppi erano già formati e ben pochi erano sufficientemente sobri per discutere sull'ingaggio. In ogni caso, Yoko non avrebbe lasciato la sua preda a nessuno. Assolutamente.
    Decise di cercare un posto più adatto per ricavare informazioni: il migliore sarebbe stato la città bassa, ma era certamente priva di ogni sicurezza, visto che i malavitosi si aggiravano sempre nei luoghi poveri e la guardia cittadina si trovava nella città alta. Andare in quest'ultima era il pensiero più logico e sensato per chi tenesse alla propria pelle. <<chi non risica, non rosica>> si disse e con queste parole decise di avventurarsi nei luoghi più bui e pericolosi della città.
    <<non è conveniente portare alla cintura il marsupio, devo trovare un luogo più sicuro...>> continuò a parlare tra sé e sé, <<ma così attirerei maggiormente l'attenzione e se mi ritrovassi davanti un tagliagole potrei prendere delle informazioni o, magari, qualche spicciolo per esse>>. Non trovò comunque nessuno sulla sua strada. Se la città era piena di cacciatori di taglie, quelle dei malviventi in città sarebbero state un passatempo per i professionisti sparsi nelle locande: qualche soldo in più non avrebbe fatto male a nessuno. Quindi, di conseguenza, i malavitosi su cui pendeva una ricompensa avevano saggiamente lasciato la città.
    Anche l'associazione Corvo si era messa ai ripari, trovando un nascondiglio sicuro per i suoi uomini migliori e lasciando quelli in erba a loro stessi. Ciò spiegava la presenza dei banditi in strada due ore prima.
    Era in vista di una locanda, detta "La mela avvelenata", quando da una stradina laterale apparve un ombra e Yoko poté sentirsi dire chiaramente:
    <<finalmente ci incontriamo!>>

    NOTA: Pensando che le specializzazioni fossero come le classi di un GDR mi è venuto in mente di paragonare i tanker (o guerrieri e guardiani) a gorilla, ladri a volpi, maghi a topi, assassini a serpenti, arcieri a falchi. ammetto che ero tentato di mettere gli animali a seconda del carattere ma avrei reso dei personaggi a tutto tondo e questo non mi garbava affatto. Inoltre pensavo di rendere più realistica la descrizione mettendo in circolo prostituzione e gioco d'azzardo, ma preferisco sentire prima i vostri commenti.


    To be continued...

    Edited by Picci D Roby - 18/9/2010, 15:18
     
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  2. Liedus
         
     
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    Scrivi molto bene continua così :yes:
    Bella ambientazione e ottimo prologo;
    mi piacciono i non-morti e gli eroi non convenzionali :mki:
    Solo una cosa: cerca di fare attenzione ai dialoghi (non che non vadano bene) sono molto importanti, e se fatti troppo frettolosi rischiano di rovinare l'atmosfera che si crea con tutta la narrativa che li precede.
     
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  3. Murciélago
         
     
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    un ottimo racconto mi sembra xo somigli tnt a qualcosa delle Wizard un ambienmtazione x World of Worcraft.. ma probabilmente sbaglio xo sn trepidante di scoprire il seguito magari c'è qualche bell'idea x la campagna di D&D che sto facendo cn i miei amici bravus^^
     
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  4. Picci D Roby
         
     
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    mur, devo ammetterlo: hai fatto bingo !!
    gran parte dei nomi li ho presi da Warcraft III - che ovviamente mi ha molto appassionato.
    vorrei creare qualche colpo di scena come fa Oda, ma non credo di riuscirci...
    vedrò di dedicare qualche capitolo per presentare meglio il "Mondo" che ho in mente, soprattutto dal punto di vista magico...
    e se qualcuno spera di trovare un confronto Bene contro Male si sbaglia di grosso... "giustizia e vendetta sono le due facce della stessa moneta chiamata punizione"

    PS forse stasera capitolo II
     
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    Allora, ho corretto: ti faccio notare che avendo iniziato al passato, il tempo della narrazione deve essere l'imperfetto del modo indicativo e non il presente... Altra cosa, non solo "perché" e "poiché" prendono la "é" finale, ma anche affinché, pressocché, benché, ecc...

    Mi sono preso la briga di cambiare il nome della protagonista perché ho pensato che volessi intendere questo invece di quello che hai messo, ma se così non fosse fallo tornare come prima (ma la parola "phoenix" si scrive così!).
     
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  6. Picci D Roby
         
     
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    pensavo di mettere Phenix legge PH come F secondo il volere latino... non ci avevo pensato a metterla in versione inglese...
    grazie per aver speso un po' di tempo e adesso il prossimo capitolo

    parte II - Il cacciatore sta seguendo la traccia

    Yoko uscì, con un sorriso sul tenero viso... Era felice, a differenza del tempo che pareva a dir poco furioso.
    Da lì alla città di Blackrock, chiamata così per via delle mura ricoperte di corvi in attesa di qualche altra esecuzione, ci volevano circa 2 ore di cammino, a patto che il cielo reggesse il pesante carico di pioggia. Ma il maltempo non poteva di certo fermarla e nemmeno degli stupidi banditi... Proprio come quelli che stavano appollaiati più in là sulla strada...
    "Oh cavolo..." pensò notandoli "Quale fortuna! Avrò la possibilità di far ginnastica e smaltire il pranzo" (se così si poteva chiamare quel poco di latte che aveva bevuto).
    Affrettò il passò, quasi dandosi alla corsa. I malviventi la videro, o, meglio, videro una macchia rossa che si avvicinava minacciosa e veloce!
    Fecero a malapena in tempo ad estrarre spade e pugnali che la fanciulla ormai li aveva stesi uno dopo l'altro a suon di pugni e ginocchiate in faccia. Erano 12 uomini robusti, che vivevano sguainando le spade ed uccidendo contadini e pattuglie, eppure non riuscivano a star dietro ad una ragazza.
    Una volta che furono a terra, Yoko scelse uno dei pochi che aveva la mascella al suo posto e gli chiese, fissandolo con i suoi occhi dorati: <<per chi lavorate?>>
    <<facciamo parte del Corvo, ragazzina...>> abbaiò <<e ora ti trovi in un mare di guaaaa...>> non concluse la frase che si ritrovò a pendere dai rami di un albero.
    <<aiuto! fammi scendere!>>
    <<non ci penso proprio>>
    <<vedrai... il nostro capo ti farà scorticare viva>>
    <<chi è il tuo capo?>>
    Il bandito aprì la bocca per parlare, ma dalle sue labbra non uscirono parole, bensì un urlo.
    Il grido non durò a lungo... E, una volta concluso, Yoko poté sentire dei passi da dentro la foresta. Erano troppo veloci per poterli seguire e troppo silenziosi per capire da che parte si dirigessero.
    Si avvicinò all'uomo appeso come un salame e ne guardò la schiena.
    Come immaginava, l'urlo era stato causato da una freccia, che lo aveva colpito alla spalla e la morte era dovuta ad una seconda freccia penetrata nel collo.
    Comprese che non poteva rimanere lì a lungo... I banditi avrebbero sicuramente ripreso conoscienza e l'avrebbero attaccata, o ci avrebbe pensato la persona nascosta nella foresta.
    Riprese il cammino.
    <<corvo... >> si mise a pensare ad alta voce, <<avevo sentito parlare della Iena e dello Sciacallo... Sicuramente l'avranno preso dal nome della città... Sicuramente anche lui si sarà diretto lì, attirato da questa novità, ma che ci facevano dei banditi così in mezzo alla strada?>>

    Edited by avvveleno - 6/9/2010, 11:06
     
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    Io ho corretto il tuo phenix perché avendo messo la parola cuore in inglese, magari volevi mantenere lo stesso linguaggio...

    Anche questo capitolo è corretto, rileggitelo e cerca di capire cosa hai sbagliato, così non commetterai più quegli errori.
     
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  8. Murciélago
         
     
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    CITAZIONE (Picci D Roby @ 2/9/2010, 17:42)
    mur, devo ammetterlo: hai fatto bingo !!
    gran parte dei nomi li ho presi da Warcraft III - che ovviamente mi ha molto appassionato.
    vorrei creare qualche colpo di scena come fa Oda, ma non credo di riuscirci...
    vedrò di dedicare qualche capitolo per presentare meglio il "Mondo" che ho in mente, soprattutto dal punto di vista magico...
    e se qualcuno spera di trovare un confronto Bene contro Male si sbaglia di grosso... "giustizia e vendetta sono le due facce della stessa moneta chiamata punizione"

    PS forse stasera capitolo II

    :ghgh: beccato mi sembrava di aver gia sent qualcosa cmq bellissimo anche il secondo bravo^^
     
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  9. yoshimura27
         
     
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    Ho finito di leggere il 2° capitolo..molto bello complimenti!
    Tieni sempre questo ritmo e non cadere nel banale :)
     
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  10. Liedus
         
     
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    CITAZIONE
    Come immaginava, l'urlo era stato causato da una freccia, che lo aveva colpito alla spalla e la morte era dovuta ad una seconda freccia penetrata nel collo.

    Periodo troppo lungo, appesantisce la narrazione, potevi scrivere: Come immaginava qualcuno gli aveva conficcato un paio di frecce prima che potesse spifferare tutto. Altrimenti sembra che gli faccia un autopsia...
    A parte questo piccolo dettaglio molto bene continua così voglio vedere dove andrai a parare pian piano.
     
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  11. Picci D Roby
         
     
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    parte III - Il cacciatore deve stare attento a non diventare preda
    Il buio era già calato quando Yoko giunse finalmente in città.
    Le poche luci erano quelle delle taverne, dei focolai nelle case e delle numerose pattuglie... C'era troppo vento e l'aria era troppo carica di umidità perché i lampioni fossero accesi e mantenuti tali. Girando e rigirando per le strade, la ragazza dalla chioma rossa notò una caratteristica assai insolita per delle pattuglie: molte, se non tutte, avevano i membri equipaggiati con armi e armature diverse tra loro. C'era chi portava simboli e colori di un tipo e chi non ne portava affatto... Solo dopo essere entrata in una taverna, situata vicino alla piazza nel centro-città, ella comprese: le pattuglie non erano formate dalla milizia, ma da numerosi cacciatori di taglie! Chi apparteneva ad una gilda, chi appariva come un lupo solitario... Ma nessuno in quella taverna, in quelle strade, in tutta la città, si trovava da solo.
    Eccetto lei.
    Il locale era troppo affollato affinché potesse parlare indisturbata ed ottenere informazioni. Inoltre si sentiva a disagio in mezzo ad un enorme branco di gorilla, volpi, topi di biblioteca, serpenti, falchi...[vedi nota] Uno zoo è molto più tranquillo e spopolato a confronto! Ormai i gruppi erano già formati e ben pochi erano sufficientemente sobri per discutere sull'ingaggio. In ogni caso, Yoko non avrebbe lasciato la sua preda a nessuno. Assolutamente.
    Decise di cercare un posto più adatto per ricavare informazioni: il migliore sarebbe stato la città bassa, ma era certamente priva di ogni sicurezza, visto che i malavitosi si aggiravano sempre nei luoghi poveri e la guardia cittadina si trovava nella città alta. Andare in quest'ultima era il pensiero più logico e sensato per chi tenesse alla propria pelle. <<chi non risica, non rosica>> si disse e con queste parole decise di avventurarsi nei luoghi più bui e pericolosi della città.
    <<non è conveniente portare alla cintura il marsupio, devo trovare un luogo più sicuro...>> continuò a parlare tra sé e sé, <<ma così attirerei maggiormente l'attenzione e se mi ritrovassi davanti un tagliagole potrei prendere delle informazioni o, magari, qualche spicciolo per esse>>. Non trovò comunque nessuno sulla sua strada. Se la città era piena di cacciatori di taglie, quelle dei malviventi in città sarebbero state un passatempo per i professionisti sparsi nelle locande: qualche soldo in più non avrebbe fatto male a nessuno. Quindi, di conseguenza, i malavitosi su cui pendeva una ricompensa avevano saggiamente lasciato la città.
    Anche l'associazione Corvo si era messa ai ripari, trovando un nascondiglio sicuro per i suoi uomini migliori e lasciando quelli in erba a loro stessi. Ciò spiegava la presenza dei banditi in strada due ore prima.
    Era in vista di una locanda, detta "La mela avvelenata", quando da una stradina laterale apparve un ombra e Yoko poté sentirsi dire chiaramente:
    <<finalmente ci incontriamo!>>

    NOTA:
    SPOILER (click to view)
    Pensando che le specializzazioni fossero come le classi di un GDR mi è venuto in mente di paragonare i tanker (o guerrieri e guardiani) a gorilla, ladri a volpi, maghi a topi, assassini a serpenti, arcieri a falchi. ammetto che ero tentato di mettere gli animali a seconda del carattere ma avrei reso dei personaggi a tutto tondo e questo non mi garbava affatto. Inoltre pensavo di rendere più realistica la descrizione mettendo in circolo prostituzione e gioco d'azzardo, ma preferisco sentire prima i vostri commenti.


    Edited by avvveleno - 16/9/2010, 13:44
     
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  12. Liedus
         
     
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    Questa parte l'hai scritta un pò di fretta temo; ci sono diversi errori di battitura e periodi strampalati, ma nonostante ciò il succo l'ho capito lo stesso.
    Un consiglio: scrivi prima su Word così te ne accorgi subito degli errori.
    Meno bene degli altri, ma sempre apprezzabile.
    SPOILER (click to view)
    Un dubbio: ma le classificazioni sono quindi in base allo stile di combattimento?
    Per la prostituzione e il gioco d'azzardo non sono di certo un anima sensibile; quindi per me puoi postare pure tutto quello che vuoi.


     
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  13. Picci D Roby
         
     
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    SPOILER (click to view)
    1- l'ho fatto su word
    2- l'ho fatto la sera dalle 11 verso mezzanotte - quindi immagino che avrei dovuto spenderci un po' di più
    3- attuerò delle modifiche in giornata se riesco
    4- oddio: ho scritto cosa al posto di chioma!! o la smetto con i lavori serali o la pianto con le canne (sarà dura XD)

     
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  14. Liedus
         
     
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    SPOILER (click to view)
    Sì hai ragione, Word non te li segna errori del tipo"vicoli buoi" perchè grammaticalmente è corretto: io mi riferivo ai periodi le segnalzaioni che fa in verde. Comunque volendo si possono trovare delle ambiguità ilari in quello che hai scritto "la ragazza dalla cosa rossa" e "avevano i membri equipaggiati con armi e armature diverse tra loro" :ahah: :ahah: :ahah:
    Se sei stanco la sera, scrivi il pome: poi vabbé può capitare a tutti di sbagliare
     
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    Tra i non pochi errori di battitura e di sintassi trovati voglio segnalarti una frase:
    CITAZIONE
    perché i lampioni fossero accesi e mantenuti tali

    Usi due verbi per descrivere una situazione molto più semplice del previsto, sarebbe bastato scrivere "perché i lampioni potessero restare accesi", in questo modo si trasmette lo stesso concetto ma rendi la lettura più spedita.
     
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54 replies since 1/9/2010, 20:30   614 views
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