Votes taken by avvveleno

  1. .
    Perché "dannarsi"? Che esagerato! :rotfl:

    Scrivere correttamente può essere piacevole come scrivere pensieri sopraffini. D'altronde se leggeste tutte le discussioni in cima alla lista, quelle con la prefazione "importante" tanto per intenderci, scoprireste che l'unica cosa che vi si chiede qui è di scrivere senza errori, o per lo meno che vi sforziate a farlo.

    Tutto sommato un piccolo prezzo per poter esprimere tutto ciò che vi passa per la testa...
  2. .
    Non disperare Haldayne, per ogni studente che non si iscrive a lettere classiche, ce ne sono 100 che vanno a giurisprudenza e a scienze della comunicazione.

    Ovviamento parlo della realtà maceratese, che è l'unica che conosco (ma và, siamo vicini!), ma non credo che le altre siano diverse.

    Il problema di base secondo me è da ricercare altrove; forse parto veramente da lontano, ma a mio avviso il nucleo centrale di tutto è solo uno: l'innalzamento dell'età in cui si deve frequentare la scuola dell'obbligo.

    Sono matto? Forse, ma la mia tesi parte da considerazioni molto elementari: fino a pochi anni fa, finite le scuole medie, chi non aveva voglia di studiare andava a lavorare. Lo faceva di spontanea volontà, o tirato per le orecchie da genitori abbastanza svegli da capire che il proprio figlio non era portato per libri e via dicendo. Il circuito si stoppava quì e non c'era null'altro.
    Poi hanno avuto la genialata di portare la scuola dell'obbligo a 16 anni e i danni non si contano.
    Sì, perché si sono dimenticati che la fase scolastica in cui si trovano i ragazzi in quel periodo, generalmente dura 5 anni (quindi finisce a 19 anni) e pertanto si è venuto a creare una sorta di percorso a metà.
    Chi non aveva voglia di studiare si è visto costretto a fare altri due anni.
    Catastrofe!
    Sì, catastrofe, perché a questo punto si è aperto il seguente scenario: finire le scuole superiori anche se non si ha la voglia (e le capacità) di farlo. Genitori stupidamente convinti che i loro figli siano i migliori del mondo e che debbano in futuro svolgere la mansione di megadirettore generale di una multinazionale hanno fatto il resto, spingendo i poveri pargoli a proseguire gli studi.

    Qui apro una parentesi, avendo una madre professoressa, devo assolutamente riferire la PENOSA cantilena di telefonate che si ricevono in casa nel periodo aprile-maggio da parte di genitori, preoccupati che i figli, i quali non hanno fatto un emerito cazzo durante l'anno scolastico, possano ripetere l'anno per la seconda o terza volta (!!!).

    Detto ciò, riprendo il mio sermone, ripartendo da dove ero rimasto, cioè dal ragazzo svogliato che, avvantagiandosi di una legge sballata, prosegue il suo percorso di fancazzista fino al diploma.

    E dopo? Dopo il ragazzo, che proprio stupido stupido non era, si fa due conti:
    - finora non ho mai fatto niente in vita mia, e la cosa mi piace;
    - la mamma vorrebbe che prendessi una laurea, e la cosa mi piace;
    - hanno inventato le facoltà materasso (non le elenco per non urtare la sensibilità di quei 3-4 iscritti che la frequentano seriamente), e la cosa mi piace;

    E la frittata è fatta: iscrizioni di massa all'università italiana. Che, per accaparrarsi più gente possibile, sforna ogni giorno nuovi corsi di studi, spezzetta quelli già esistenti, spesso li duplica (!!!), così che oggi a giurisprudenza abbiamo: giurisprudenza, scienze delle pubbliche amministrazioni, operatore giudiziario, consulenza del lavoro e dell'impresa, politiche e programmazione dei servizi alla persona, teorie culture e tecniche per il servizio sociale, scienze delle amministrazioni pubbliche e delle organizzazioni complesse (riporto paro paro dal sito dell'unimc). La cosa supera di gran lungo l'assurdo! Spesso ci sono corsi identici TRANNE che per un solo esame! Non staranno molto a proporre la laurea in "scienza della sostituzione di lampadine" e "psicologia del lombrico"...

    Un discorso che sembra non finire più, è vero, ma che a mio avviso porta ad un'unica soluzione, di sicuro la più antipatica per noi italiani: adozione del sistema meritocratico. Sei bravo? Hai le capacità? Buona laurea. Vuoi solo perdere tempo? Pensi di startene ad intasare le aule universiterie fino ai 30-35 anni? Buon lavoro.
    Un sistema del genere sosterrebbe l'università, che sarebbe per pochi, ma gratis.
    Noi ritorneremo ad avere muratori italiani, carpentieri italiani, falegnami italiani, idraulici italiani, elettricisti italiani e via dicendo.

    L'unico problema è che non si realizzerà mai. Dici niente...
2 replies since 6/6/2009
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