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C'erano una volta i treni. E le linee ferroviarie. Immense distese ferrate che collegavano paesi a paesi, città a paesi, città a città.
COn il tempo però, vuoi per la costruzione di nuove linee, vuoi per il sopravvento di automobili e aerei, per il trasporto di merci via via sempre più su gomma, diversi tratti sono stati dismessi, e nella natura abbandonati.
In Italia ci sono quasi 7.000 km di tracciati ferroviari trascurati, desolati, lasciati morire in mezzo alla solitudine.
Che fare allora? Una soluzione ci sarebbe, e già qualcosa è stato fatto in tal senso. Là dove c'era il treno possiamo oggi realizzare le "greenway", vie verdi dove si possa passeggiare a piedi, in bici, a cavallo, con i pattini...
Riciclare il nulla ed ottenere percorsi oltre che utili pure ecologici. Le ferrovie dismesse sono un vero e proprio patrimonio, fatto di terreni che collegano città e borghi di tutta Italia.
Se esistesse un programma di recupero a livello nazionale (finora solo poche iniziative di alcuni enti locali) i benefici sarebbero molti, anche per il turismo.
Le greenway infatti fanno parte di quel turismo "verde" che permette di scoprire territori dimenticati dal turismo di massa. Le stazioni possono diventare punti di ristoro, agriturismi, e diventare piacevoli pause per chi viaggia.
Per concludere, possiamo dire che vale davvero il detto "Di una ferrovia non si butta via mai nulla". Anche quando è morta può tornarci utile!
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Independent.
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Mi sembra un'ottima idea quella delle greenway. Nemmeno troppo costosa dato che comunque le vecchie tratte bisognerebbe smantellarle comunque e con degli indubbi vantaggi.
Che della ferrovia non si butta via mai nulla è una sacrosanta verità. Una perla. -
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vero nella mia zona c'è veramente poco a livello di piste pedonali e ciclabili, sono convinto che se ce ne fosse la possibilità diverse persone andrebbero volentieri al lavoro in bicicletta
me compreso, ora come ora devo fare il segno della croce prima di buttarmi sulla statale
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Independent.
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CITAZIONEme compreso, ora come ora devo fare il segno della croce prima di buttarmi sulla statale
Io ho fortuna perché mi passa un bus sotto casa ogni 8-10 min circa quindi mi affido a quello. Andare in bici qui uhm... non sarebbe una favola ma sono piuttosto rispettosi però meglio il bus. In inverno fa piuttosto freddino per andare in bici e già che mi tocca fare l'abbonamento annuale...
Comunque si nella Svizzera interna è pieno di piste ciclabili ecc., nel mio cantone invece andare al lavoro in bici e come dici tu un suicidio.
Uno che faceva judo con me l'hanno ammazzato così...sulla cantonale (la statale per voi) autista abbagliato tira improvvisamente giù il parasole da cui cadono fogli e documenti che ci aveva infilato, si distrae e lo centra
Basta un niente.. -
mastro.tkr.
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Soluzione molto intelligente ed eco-compatibile, apprezzo molto questa soluzione, mi piace!
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Se pensiamo che roma prima negli anni settanta era tutta tranviaria e i cari compagniucci hanno smantellato tutto licenziato macchinisti e bigliettati ed investito sul carburante una risorsa rinnovabile da veri verdi ecologici e sui bus con un accordo fiat e adesso hanno speculato con la nuova metro c senza nemmeno uno straccio di conducente e non hanno aumentato il numero degli ausiliari per i controlli atac sui titoli di viaggio, complimenti vivissimi senza dimenticare i danni di aledanno e martino il campanaro mafioso di roma. . -
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Questa me la ero persa. Sarebbe grandiosa una roba così, dovrebbero dare un premio a chi ci ha pensaro xD peccato che la realizzazione è quasi un'utopia. Personalmente non conosco tratte dismesse e abbandonate dove vivo io, ma conosco linee ferroviarie minerarie che potrebbero dare un risvolto positivo al turismo dato che passano in posti stupendi, dalle montagne, gallerie fino ai paesi sorti con l'espansione Mussoliniana. .
Dalle rotaie alle bici |
