Domande

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  1. tonika80
         
     
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    CITAZIONE (Yoveu @ 12/6/2009, 20:48)
    Tonika: Dal manga 38

    Yoveu: Arigatò :-):
     
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  2. selvaone
         
     
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    ciao a tutti mi chiamo yuri :-)V:
    una domanda, ho scaricato varie puntate d naruto,solo che nn so quando finisce la prima serie e quando inizia lo shippuden
    ho 105 puntate della prima serie son tutte?

    grazie
     
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  3. Yoveu
         
     
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    Le puntate della prima serie sono 220 ma ti consiglio di guardare solo le prime 134. La seconda serie inizia quando Naruto torna a Konoha, nella puntata 221.
     
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  4. selvaone
         
     
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    grazie mille,
    ho visto che qui la prima serie nn c'è, giusto?
    sai dove posso trovare le puntate che m mancano?
     
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  5. Yoveu
         
     
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    Purtroppo so solo che non si possono scaricare (per questioni legali).
     
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  6. Aceno_InFOCS
         
     
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    CITAZIONE (Yoveu @ 11/6/2009, 19:00)
    Sono dei suffissi usati in giappone, simili al nostro "signore" "dottore" ecc. Ecco un elenco:

    -sama suffiso usato con persone per cui si nutre grande rispetto, in Naruto i Kage, da noi ministri, presidenti...

    -san suffiso usato con persone per cui si nutre rispetto, o per persone che non si conoscono bene. Per esempio un cliente in un negozio.

    -sempai suffiso usato con persone di grado superiore al proprio.

    -chan e -kun non te li so dire.


    leggi qua



    Ti ho dovuto modificare il messaggio perché non si possono inserire link di altri siti... non credo che tu l'abbia fatto con cattive intenzioni, quindi per stavolta passi... uomo avvisato, mezzo salvato.

    Edited by [.:BuRGa:.] - 15/6/2009, 12:01
     
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  7. haku_93
         
     
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    ecco comunque l'elenco delle spiegazione dei suffissi fatto da wikipedia

    Qui di seguito sono elencati i suffissi conosciuti:
    san (さん): utilizzato per indicare il rispetto nei confronti di qualcuno, come un collega di lavoro un proprio superiore oppure uno sconosciuto a cui ci si rivolge in maniera educata, ma può essere utilizzato anche con persone con le quali non si ha un rapporto amichevole per pura formalità (andando ad assumere una sfumatura di distacco fra le due persone). Nella stragrande maggioranza dei casi è analogo al nostro "signore/a", ma vi sono anche contesti in cui una tale traduzione non corrisponderebbe affatto o sarebbe inappropriata (per esempio, a scuola non è raro che gli alunni si riferiscano ad un compagno dotato con -san, mentre da noi non avviene nulla di simile).
    sama (様): utilizzato per indicare il rispetto nei confronti di qualcuno che riveste un titolo importante o ha uno status particolarmente elevato, per esempio un primo ministro o un sacerdote. Nelle traduzioni italiane è spesso tradotto con aggettivi come "onorevole", oppure "venerabile" o "rispettabile", ma a seconda dei casi potrebbe essere reso con svariati appellativi, da un "maestà" per un re ad ancora "signore" per un politico, a seconda del contesto.
    dono (殿): versione "superiore" al -san (ma non corrisponde al -sama), molto formale e utilizzato quando si ha un rispetto davvero elevato verso una persona.
    shi (氏): versione intermedia fra il -san e il -sama, utilizzata prevalentemente verso ristretti ambiti professionali come fra ingegneri o avvocati.
    kun (君, くん in kana): uno dei suffissi più diffusi, utilizzato tra ragazzi e amici per indicare una certa forma di rispetto, o da un adulto verso una persona molto più giovane come segno di confidenza. Può essere rivolto da un ragazzo anche alle ragazze ma questo caso è più raro. È utilizzato anche in ambito lavorativo.
    chan (ちゃん): utilizzato come vezzeggiativo, propriamente verso i bambini con i quali nel linguaggio occidentale corrisponderebbe all'appellativo "piccolo/a" o ad un diminutivo (es. Carletta, Luigino). Può però (ed è diffusissimo in tal senso) essere utilizzato anche fra persone adolescenti o adulte e in questi casi indica forte amicizia e confidenza, come per esempio fra amiche di scuola, ma può indicare anche affettuosità e un certo grado di intimità, come fra coppie o fra parenti più grandi verso parenti più piccoli (es. la madre al figlio). Generalmente si utilizza più spesso e con connotazioni meno strette fra ragazze, mentre fra ragazzo e ragazza non parenti è più probabile che indichi che vi sia un rapporto particolare fra i due (es. fidanzati o amici d'infanzia). Fra amici maschi è più raro e ha prevalentemente sfumature scherzose o ironiche o deriva da una lunga amicizia. Utilizzare -chan con persone adulte che si conosce appena può essere visto come scortesia.
    Viene utilizzato anche per gli animali domestici.
    tan (たん), chin (ちん): storpiature infantili di -chan, raramente utilizzata da bambini più grandi, se persino fra adulti possono avere connotazioni ironiche o da vezzeggiativi esagerati, e possono essere considerati non molti educati in alcuni casi.
    sensei (先生): significa "professore", "maestro" (in ogni senso) o "dottore". Propriamente non è un suffisso, ma in alcuni casi il suo utilizzo associato ad un nome lo rende analogo ad essi (es. Denegawa-sensei, il professor Denegawa o il dottor Denegawa), seppur spesso sia utilizzato anche da solo.
    senpai (先輩): indica un compagno o collega più anziano o superiore di grado che merita considerazione e rispetto, e non ha corrispettivi nella lingua italiana risultando intraducibile direttamente. Anche in questo caso non si tratta propriamente di un suffisso e spesso è utilizzato da solo, ma il suo utilizzo accostato ad un nome è simile (es. Izumi-senpai, il senpai Izumi). Inversamente al senpai vi è il kōhai (後輩), cioè un compagno o collega più giovane ed inesperto, ma questo termine raramente viene utilizzato accanto ad un nome.
     
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  8. tonika80
         
     
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    :perchè!!: :perchè!!: :perchè!!: :perchè!!:

    sono arrivata al 400 e mi mancano dal 401 al 425 :piango:

    :weeeeee: :weeeeee: :weeeeee: :weeeeee:

    Non è che c'è qualcuno che mi può aiutare :billu:
     
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  9. ilovemyjack
         
     
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    QUOTE (haku_93 @ 15/6/2009, 15:40)
    ecco comunque l'elenco delle spiegazione dei suffissi fatto da wikipedia

    Qui di seguito sono elencati i suffissi conosciuti:
    san (さん): utilizzato per indicare il rispetto nei confronti di qualcuno, come un collega di lavoro un proprio superiore oppure uno sconosciuto a cui ci si rivolge in maniera educata, ma può essere utilizzato anche con persone con le quali non si ha un rapporto amichevole per pura formalità (andando ad assumere una sfumatura di distacco fra le due persone). Nella stragrande maggioranza dei casi è analogo al nostro "signore/a", ma vi sono anche contesti in cui una tale traduzione non corrisponderebbe affatto o sarebbe inappropriata (per esempio, a scuola non è raro che gli alunni si riferiscano ad un compagno dotato con -san, mentre da noi non avviene nulla di simile).
    sama (様): utilizzato per indicare il rispetto nei confronti di qualcuno che riveste un titolo importante o ha uno status particolarmente elevato, per esempio un primo ministro o un sacerdote. Nelle traduzioni italiane è spesso tradotto con aggettivi come "onorevole", oppure "venerabile" o "rispettabile", ma a seconda dei casi potrebbe essere reso con svariati appellativi, da un "maestà" per un re ad ancora "signore" per un politico, a seconda del contesto.
    dono (殿): versione "superiore" al -san (ma non corrisponde al -sama), molto formale e utilizzato quando si ha un rispetto davvero elevato verso una persona.
    shi (氏): versione intermedia fra il -san e il -sama, utilizzata prevalentemente verso ristretti ambiti professionali come fra ingegneri o avvocati.
    kun (君, くん in kana): uno dei suffissi più diffusi, utilizzato tra ragazzi e amici per indicare una certa forma di rispetto, o da un adulto verso una persona molto più giovane come segno di confidenza. Può essere rivolto da un ragazzo anche alle ragazze ma questo caso è più raro. È utilizzato anche in ambito lavorativo.
    chan (ちゃん): utilizzato come vezzeggiativo, propriamente verso i bambini con i quali nel linguaggio occidentale corrisponderebbe all'appellativo "piccolo/a" o ad un diminutivo (es. Carletta, Luigino). Può però (ed è diffusissimo in tal senso) essere utilizzato anche fra persone adolescenti o adulte e in questi casi indica forte amicizia e confidenza, come per esempio fra amiche di scuola, ma può indicare anche affettuosità e un certo grado di intimità, come fra coppie o fra parenti più grandi verso parenti più piccoli (es. la madre al figlio). Generalmente si utilizza più spesso e con connotazioni meno strette fra ragazze, mentre fra ragazzo e ragazza non parenti è più probabile che indichi che vi sia un rapporto particolare fra i due (es. fidanzati o amici d'infanzia). Fra amici maschi è più raro e ha prevalentemente sfumature scherzose o ironiche o deriva da una lunga amicizia. Utilizzare -chan con persone adulte che si conosce appena può essere visto come scortesia.
    Viene utilizzato anche per gli animali domestici.
    tan (たん), chin (ちん): storpiature infantili di -chan, raramente utilizzata da bambini più grandi, se persino fra adulti possono avere connotazioni ironiche o da vezzeggiativi esagerati, e possono essere considerati non molti educati in alcuni casi.
    sensei (先生): significa "professore", "maestro" (in ogni senso) o "dottore". Propriamente non è un suffisso, ma in alcuni casi il suo utilizzo associato ad un nome lo rende analogo ad essi (es. Denegawa-sensei, il professor Denegawa o il dottor Denegawa), seppur spesso sia utilizzato anche da solo.
    senpai (先輩): indica un compagno o collega più anziano o superiore di grado che merita considerazione e rispetto, e non ha corrispettivi nella lingua italiana risultando intraducibile direttamente. Anche in questo caso non si tratta propriamente di un suffisso e spesso è utilizzato da solo, ma il suo utilizzo accostato ad un nome è simile (es. Izumi-senpai, il senpai Izumi). Inversamente al senpai vi è il kōhai (後輩), cioè un compagno o collega più giovane ed inesperto, ma questo termine raramente viene utilizzato accanto ad un nome.

    Non mi ero accorto della risposta! Grazie tante è stata esauriente, non pensavo ci fosse addirittura questa su wikipedia! :XD: :XD:
     
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  10. hana-bi
         
     
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    Una puntualizzazione su - dono.
    E' un suffisso particolare, in passato riservato esclusivamente a membri della casta dei samurai, con un sottinteso militaresco ("signor guerriero"). Per questo capita di sentirlo di rado, tranne che in ambienti appunto militari o pseudo-tali (yakuza tradizionale, capi di grandi gruppi industriali fondati da clan ex-samurai, militari e poliziotti, adepti di arti marziali)...
     
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  11. ilovemyjack
         
     
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    Infatti può essere che mi ricordi di averlo sentito una volta dirlo da Kabuto verso Orochimaru?
     
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  12. tonika80
         
     
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    SPOILER (click to view)
    CITAZIONE (tonika80 @ 19/6/2009, 16:24)
    :perchè!!: :perchè!!: :perchè!!: :perchè!!:

    sono arrivata al 400 e mi mancano dal 401 al 425 :piango:

    :weeeeee: :weeeeee: :weeeeee: :weeeeee:

    Non è che c'è qualcuno che mi può aiutare :billu:


    image sono divorata dalla curiosità image
     
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  13. hana-bi
         
     
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    CITAZIONE (ilovemyjack @ 19/6/2009, 16:47)
    Infatti può essere che mi ricordi di averlo sentito una volta dirlo da Kabuto verso Orochimaru?

    No, no. Kabuto non si permetterebbe MAI di andare sotto il -sama con Orochimaru (il quale in cambio ogni tanto, ma non sempre, lo gratifica con un -kun).
    - dono se lo dicono ogni tanto tra di loro i membri degli Anbu (dove non ci siano pregressi rapporti speciali, per esempio Yamato e Kakashi sono kohai e senpai, per gli estranei Kakashi diventa -san, un altro suo pari che volesse essere formale lo chiamerebbe però -dono). Sicuramente ricordo che Sarutobi aveva chiamato Orochimaru (travestito da Kazekage) col suffisso -dono...
    Il termine si usa anche verso le donne, nei contesti di cui sopra. Ripeto, è come un -san (rapporto paritario ma formale), però con l'aggiunta del riconoscimento "militare".
     
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  14. ilovemyjack
         
     
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    QUOTE (hana-bi @ 19/6/2009, 17:11)
    QUOTE (ilovemyjack @ 19/6/2009, 16:47)
    Infatti può essere che mi ricordi di averlo sentito una volta dirlo da Kabuto verso Orochimaru?

    No, no. Kabuto non si permetterebbe MAI di andare sotto il -sama con Orochimaru (il quale in cambio ogni tanto, ma non sempre, lo gratifica con un -kun).
    - dono se lo dicono ogni tanto tra di loro i membri degli Anbu (dove non ci siano pregressi rapporti speciali, per esempio Yamato e Kakashi sono kohai e senpai, per gli estranei Kakashi diventa -san, un altro suo pari che volesse essere formale lo chiamerebbe però -dono). Sicuramente ricordo che Sarutobi aveva chiamato Orochimaru (travestito da Kazekage) col suffisso -dono...
    Il termine si usa anche verso le donne, nei contesti di cui sopra. Ripeto, è come un -san (rapporto paritario ma formale), però con l'aggiunta del riconoscimento "militare".

    E' proprio vero allora che il mio ricordo non era affatto sicuro... :XD: :XD: :XD:
     
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  15. haku_93
         
     
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    c'è qualcuno che sa più di wikipedia :cosa!:

    mitica hana ^^
     
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428 replies since 3/6/2009, 16:57   6548 views
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