La morte dell'Università

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.      
     
    .
    Avatar

    Group
    Member
    Posts
    5,690
    Reputation
    0
    Location
    Rimini

    Status
    Offline
    E' una vergogna...mi dispiace abbandonare la nave ma se in futuro potrò levarmi dalle balle lo farò più che volentieri...e poi non parlate solo dei politici:tutta l'italia è uno schifo...ad esempio quì da me(a rimini) gli albergatori(che le prime 2-3 settimena di agosto se non hanno il tutto esaurito poco ci manca) dichiarano 20 mila euro l'anno...stessa cosa i bagnini...allora,io da un bagnino ci ho lavorato 2 anni:20 mila euro li fa in una settimana di agosto,e nobn quella che prende il ferragosto,quella prima...addirittura siamo arrivati al punto che gli operai dichiarano più dei padroni...non sono solo i politici che rubano e sprecano,rubano anche quegli stronzi che non dichiaranop un cazzo...non è solo un problema politico,è proprio un prioblema sociale,un problema di mentalità,e questa mentalità non fa per me...se potrò me ne andrò
     
    .
  2. MarioMangaAnime
         
     
    .

    User deleted


    Si ritornerà indietro col classismo e le famose corporazioni, lo studio tornerà una cosa da ricchi, speriamo di mantenere almeno la cultura.
     
    .
  3. Shinsen
         
     
    .

    User deleted


    L'unica cosa in cui mi aggrapperò io è L energia (quella ke studio) almeno cn questa laura scapperò dall italia poco ma sicuro :sisi:
     
    .
  4. Sometimes Peace
         
     
    .

    User deleted


    Evidentemente c'è qualcosa che non va nel governo e si sa, il pesce puzza dalla testa; ennesime prove del malfunzionamento delle istituzioni governative in Italia.

    P.s Quando avrò più tempo approfondirò, ora sto studiando come un matto. >->
     
    .
  5. KoNaN_aKaTSuKi
         
     
    .

    User deleted


    concordo pienamente con quanto dice Beppe Grillo...i soldi si trovano per tutto ma non per la cosa più importante: la scuola e l'istruzione
    è davvero vergognoso che in un paese "civile" succeda questo!
    quando ero più piccola non capivo perchè molti ragazzi, una volta laureati prendevano il volo dall'Italia, pensavo :- perchè andarsene via? qui si sta bene...ora a 20 anni ho aperto gli occhi ed appena avrò terminato l'uni credo proprio che anch'io prenderò il volo!!!
    ah vabbè poi per non parlare dei vari nepotismi che ci sono, ma ste cose mi fanno salire solo il veleno quindi lasciamo perde!
     
    .
  6.      
     
    .
    Avatar

    Group
    Utente Storico
    Posts
    6,422
    Reputation
    +43
    Location
    Dominaria

    Status
    Offline
    CITAZIONE (ErMedusa90 @ 29/10/2008, 15:42)
    E non oso immaginare cosa accadrà alle facoltà umanistico-letterarire che non sono produttive concretamente ma "solo" culturalmente...Ho paura che quando la privatizzazione sarà completa queste facoltà vengano chiuse..

    ....beh, l'epurazione è già cominciata. Qui nelle marche, a Macerata, diversi corsi sono stati chiusi (vedi ad esempio lettere classiche).
    Detto sinceramente non vedo di buonissimo occhio che così tante persone si iscrivano a corsi così "economicamente" poco utili, ma reputo in ogni caso indispensabile che questi corsi riescano a mantenersi attivi. Tuttavia sembra che, come già detto, il processo di eliminazione della cultura sia già in atto...
    CITAZIONE (chiudicampa @ 25/7/2009, 12:14)
    E' una vergogna...mi dispiace abbandonare la nave ma se in futuro potrò levarmi dalle balle lo farò più che volentieri...

    Ingegneria mi dà molte possibilità da questo punto di vista. Ed è quello che ho pensato fino a che non ho trovato un valido motivo per rimanere qua.
    :grazie: a conti fatti l'amore è davvero la forza più grande :billu:
    Se un anno fa mi aveste chiesto che cosa avrei fatto dopo la laurea avrei immediatamente risposto "vado in Australia e non torno finchè non posso far qualcosa per ripristinare l'ordine in Italia". Adesso cercherò un lavoro e spero di poter far qualcosa per l'Italia da dentro...

    CITAZIONE (chiudicampa @ 25/7/2009, 12:14)
    ...tutta l'italia è uno schifo...ad esempio quì da me(a rimini) gli albergatori(che le prime 2-3 settimena di agosto se non hanno il tutto esaurito poco ci manca) dichiarano 20 mila euro l'anno...stessa cosa i bagnini...allora,io da un bagnino ci ho lavorato 2 anni:20 mila euro li fa in una settimana di agosto,e nobn quella che prende il ferragosto,quella prima...addirittura siamo arrivati al punto che gli operai dichiarano più dei padroni...

    A quanto pare mal comune.... Mal comune! Ho lavorato 4 anni (senza contare i finesettimana che ci impiegavo anche successivamente all'iscrizione universitaria) in uno stabilimento balneare (facevo il bagnino di terra, quello che affitta ombrelloni lettini e compagnia bella) e vi assicuro che c'erano giornate in cui solo di spiaggia con i clienti giornalieri riusciva a staccarmi lo stipendio di un mese. E non ho mai sentito un titolare essere contento di come andassero gli affari...
     
    .
  7.     +2    
     
    .
    Avatar

    Group
    Utente Storico
    Posts
    1,406
    Reputation
    0
    Location
    El Paso, in quel di Macerata

    Status
    Offline
    Non disperare Haldayne, per ogni studente che non si iscrive a lettere classiche, ce ne sono 100 che vanno a giurisprudenza e a scienze della comunicazione.

    Ovviamento parlo della realtà maceratese, che è l'unica che conosco (ma và, siamo vicini!), ma non credo che le altre siano diverse.

    Il problema di base secondo me è da ricercare altrove; forse parto veramente da lontano, ma a mio avviso il nucleo centrale di tutto è solo uno: l'innalzamento dell'età in cui si deve frequentare la scuola dell'obbligo.

    Sono matto? Forse, ma la mia tesi parte da considerazioni molto elementari: fino a pochi anni fa, finite le scuole medie, chi non aveva voglia di studiare andava a lavorare. Lo faceva di spontanea volontà, o tirato per le orecchie da genitori abbastanza svegli da capire che il proprio figlio non era portato per libri e via dicendo. Il circuito si stoppava quì e non c'era null'altro.
    Poi hanno avuto la genialata di portare la scuola dell'obbligo a 16 anni e i danni non si contano.
    Sì, perché si sono dimenticati che la fase scolastica in cui si trovano i ragazzi in quel periodo, generalmente dura 5 anni (quindi finisce a 19 anni) e pertanto si è venuto a creare una sorta di percorso a metà.
    Chi non aveva voglia di studiare si è visto costretto a fare altri due anni.
    Catastrofe!
    Sì, catastrofe, perché a questo punto si è aperto il seguente scenario: finire le scuole superiori anche se non si ha la voglia (e le capacità) di farlo. Genitori stupidamente convinti che i loro figli siano i migliori del mondo e che debbano in futuro svolgere la mansione di megadirettore generale di una multinazionale hanno fatto il resto, spingendo i poveri pargoli a proseguire gli studi.

    Qui apro una parentesi, avendo una madre professoressa, devo assolutamente riferire la PENOSA cantilena di telefonate che si ricevono in casa nel periodo aprile-maggio da parte di genitori, preoccupati che i figli, i quali non hanno fatto un emerito cazzo durante l'anno scolastico, possano ripetere l'anno per la seconda o terza volta (!!!).

    Detto ciò, riprendo il mio sermone, ripartendo da dove ero rimasto, cioè dal ragazzo svogliato che, avvantagiandosi di una legge sballata, prosegue il suo percorso di fancazzista fino al diploma.

    E dopo? Dopo il ragazzo, che proprio stupido stupido non era, si fa due conti:
    - finora non ho mai fatto niente in vita mia, e la cosa mi piace;
    - la mamma vorrebbe che prendessi una laurea, e la cosa mi piace;
    - hanno inventato le facoltà materasso (non le elenco per non urtare la sensibilità di quei 3-4 iscritti che la frequentano seriamente), e la cosa mi piace;

    E la frittata è fatta: iscrizioni di massa all'università italiana. Che, per accaparrarsi più gente possibile, sforna ogni giorno nuovi corsi di studi, spezzetta quelli già esistenti, spesso li duplica (!!!), così che oggi a giurisprudenza abbiamo: giurisprudenza, scienze delle pubbliche amministrazioni, operatore giudiziario, consulenza del lavoro e dell'impresa, politiche e programmazione dei servizi alla persona, teorie culture e tecniche per il servizio sociale, scienze delle amministrazioni pubbliche e delle organizzazioni complesse (riporto paro paro dal sito dell'unimc). La cosa supera di gran lungo l'assurdo! Spesso ci sono corsi identici TRANNE che per un solo esame! Non staranno molto a proporre la laurea in "scienza della sostituzione di lampadine" e "psicologia del lombrico"...

    Un discorso che sembra non finire più, è vero, ma che a mio avviso porta ad un'unica soluzione, di sicuro la più antipatica per noi italiani: adozione del sistema meritocratico. Sei bravo? Hai le capacità? Buona laurea. Vuoi solo perdere tempo? Pensi di startene ad intasare le aule universiterie fino ai 30-35 anni? Buon lavoro.
    Un sistema del genere sosterrebbe l'università, che sarebbe per pochi, ma gratis.
    Noi ritorneremo ad avere muratori italiani, carpentieri italiani, falegnami italiani, idraulici italiani, elettricisti italiani e via dicendo.

    L'unico problema è che non si realizzerà mai. Dici niente...
     
    .
  8.      
     
    .
    Avatar

    Group
    Utente Storico
    Posts
    6,422
    Reputation
    +43
    Location
    Dominaria

    Status
    Offline
    ...per ovviare a quello che tu dici, e su cui sono parzialmente d'accordo (secondo me l'istruzione obbligatoria sarebbe da innalzare fino alla fine del ciclo delle scuole superiori. E soprattutto i professori dovrebbero fregarsene delle telefonate strazianti e scagacciamaroni dei genitori e bocciarli laddove serve, per il resto tanto di cappello) bisognerebbe tanto per cominciare accorpare corsi ridicoli come tu dici differenziati solo da un esame (che davvero non capisco chi abbia avuto il coraggio di aprire, ma vabbè...) e poi mettere l'esame di ingresso in facoltà dove il la figura professionale è in sovrabbondanza e che non porta un incremento della qualità della vita. Adesso, io sono un grande amante della letteratura, ho amato davvero spassionatamente la filosofia, ma....

    ...guardiamoci negli occhi, la stragrande maggioranza degli iscritti a questi corsi non è utile! O comunque buona parte! Se il mercato (della cultura, della società, di-che-cavolo-possa-mai-essere) non riesce ad assorbire più di TOT laureati l'anno, beh che quelli si facciano e bon! Si fa con medicina, si faccia anche con quello! Mentre facoltà che hanno sempre bisogno di iscritti perchè il mondo ne ha bisogno si lasciano a numero aperto. Parlo ad esempio (perchè ovviamente è il mio campo :P) di ingegneria, ma penso anche a matematica, ad economia...

    ...non me ne vogliano gli umanisti, torno a ripetere che sono un amante delle loro materie: ma ce ne sono fin troppi in giro...

    Diavolo Scienze dello spettacolo! Una mia amica ha fatto una tesi di laurea alla triennale in cui descriveva la storia di una band rock della zona del filottranese Santo Demonio!!! Come se io per tesi di laurea raccontassi la storia di Bleach!!! Per fare un esame ha dovuto vedere un film...
     
    .
  9.      
     
    .
    Avatar

    Group
    Utente Storico
    Posts
    1,406
    Reputation
    0
    Location
    El Paso, in quel di Macerata

    Status
    Offline
    Questo accade perché le logiche di mercato impongno ai rettori di lucrare il più possibile.

    Non voglio ritenermi superiore perché sono laureato in una delle materie "storiche" dell'università, cioè giurisprudenza; mi ritengo però fortemente realista quando dichiaro senza vergogna che certi corsi sono oltre il ridicolo. E ridicoli sono tutti quelli che, in virtù di una laurea barzelletta, credono di avere il diritto di esser considerati (non "chiamati", proprio considerati, perché per me è proprio questo che non dovrebbero ottenere, la considerazione in tal senso) dottori!

    Il discorso dei ricercatori e dei tagli alle assunzioni è relativo a quello fatto ora: non possiamo pretendere di vivere in un mondo dove tutti siano professori, maestri e impiegati. Serve il fegato di buttarsi ed intraprendere anche altre strade. La libera professione già di per sé è sicuramente più imprevedibile di queste professioni "comode", figuriamoci l'imprenditoria, anche quella piccola. Ma non c'è crescita in un Paese in cui la maggior parte della gente aspetta con fervore l'uscita del concorso comunale o che si spacca in due per il posto da ricercatore universitario, magari dimenticandosi della bottega di artigiano del papà.

    Come diciamo dalle nostre parti, e tu Haldayne lo sai bene, "'gnà dasse da fa!" Ma si applica poco questo principio...
     
    .
  10.     +1    
     
    .
    Avatar

    Group
    Utente Storico
    Posts
    6,422
    Reputation
    +43
    Location
    Dominaria

    Status
    Offline
    ^^ già, ti capisco perfettamente... gnà dasse da fa' è esattamente quello che c'è da fare. Da questo punto di vista io sono "sfortunato" (per quanto mi stia laureando alla specialistica in automazione industriale... Uff, altre 3 settimane e sarà tutto finito) visto che non ho a disposizione attività da portare avanti: mi dovrò arrangiare con quello che riesco a trovare. Ma molti abbandonano l'attività dei genitori per buttarsi in "scienze dello spettacolo" o "storia delle merendine Kinder"... Non nascondo che se mio padre o mia madre avessero avuto un'attività, con ogni probabilità mi sarei iscritto ad una facoltà inutile e l'avrei fatta col solo scopo della conoscenza personale (il che probabilmente avrebbe signficato filosofia ad Urbino) e poi buttarmi nell'azienda di famiglia, magari lavorando e studiando (con calma) assieme
     
    .
  11. «†CrowN ClowN»
         
     
    .

    User deleted


    guarda ma lasciate stare va... io pensare che mi mancano ancora 3 anni di scuola... minimo ... mi viene il mal di pancia...
     
    .
  12. Drakul.Mihawk
        +1    
     
    .

    User deleted


    tra le altre cose avete parlato anke della squallidità dell'italia e del suo sempre più rapido peggioramento a tal proposito vorrei proporre questa canzone
    www.youtube.com/watch?v=zQJ4A5jzpuM

    ps.spero ke nessuno si senta offeso e/o scandalizzato :asd:
     
    .
  13. Liedus
         
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (avvveleno @ 1/7/2010, 10:24)
    Non disperare Haldayne, per ogni studente che non si iscrive a lettere classiche, ce ne sono 100 che vanno a giurisprudenza e a scienze della comunicazione.

    Ovviamento parlo della realtà maceratese, che è l'unica che conosco (ma và, siamo vicini!), ma non credo che le altre siano diverse.

    Il problema di base secondo me è da ricercare altrove; forse parto veramente da lontano, ma a mio avviso il nucleo centrale di tutto è solo uno: l'innalzamento dell'età in cui si deve frequentare la scuola dell'obbligo.

    Sono matto? Forse, ma la mia tesi parte da considerazioni molto elementari: fino a pochi anni fa, finite le scuole medie, chi non aveva voglia di studiare andava a lavorare. Lo faceva di spontanea volontà, o tirato per le orecchie da genitori abbastanza svegli da capire che il proprio figlio non era portato per libri e via dicendo. Il circuito si stoppava quì e non c'era null'altro.
    Poi hanno avuto la genialata di portare la scuola dell'obbligo a 16 anni e i danni non si contano.
    Sì, perché si sono dimenticati che la fase scolastica in cui si trovano i ragazzi in quel periodo, generalmente dura 5 anni (quindi finisce a 19 anni) e pertanto si è venuto a creare una sorta di percorso a metà.
    Chi non aveva voglia di studiare si è visto costretto a fare altri due anni.
    Catastrofe!
    Sì, catastrofe, perché a questo punto si è aperto il seguente scenario: finire le scuole superiori anche se non si ha la voglia (e le capacità) di farlo. Genitori stupidamente convinti che i loro figli siano i migliori del mondo e che debbano in futuro svolgere la mansione di megadirettore generale di una multinazionale hanno fatto il resto, spingendo i poveri pargoli a proseguire gli studi.

    Qui apro una parentesi, avendo una madre professoressa, devo assolutamente riferire la PENOSA cantilena di telefonate che si ricevono in casa nel periodo aprile-maggio da parte di genitori, preoccupati che i figli, i quali non hanno fatto un emerito cazzo durante l'anno scolastico, possano ripetere l'anno per la seconda o terza volta (!!!).

    Detto ciò, riprendo il mio sermone, ripartendo da dove ero rimasto, cioè dal ragazzo svogliato che, avvantagiandosi di una legge sballata, prosegue il suo percorso di fancazzista fino al diploma.

    E dopo? Dopo il ragazzo, che proprio stupido stupido non era, si fa due conti:
    - finora non ho mai fatto niente in vita mia, e la cosa mi piace;
    - la mamma vorrebbe che prendessi una laurea, e la cosa mi piace;
    - hanno inventato le facoltà materasso (non le elenco per non urtare la sensibilità di quei 3-4 iscritti che la frequentano seriamente), e la cosa mi piace;

    E la frittata è fatta: iscrizioni di massa all'università italiana. Che, per accaparrarsi più gente possibile, sforna ogni giorno nuovi corsi di studi, spezzetta quelli già esistenti, spesso li duplica (!!!), così che oggi a giurisprudenza abbiamo: giurisprudenza, scienze delle pubbliche amministrazioni, operatore giudiziario, consulenza del lavoro e dell'impresa, politiche e programmazione dei servizi alla persona, teorie culture e tecniche per il servizio sociale, scienze delle amministrazioni pubbliche e delle organizzazioni complesse (riporto paro paro dal sito dell'unimc). La cosa supera di gran lungo l'assurdo! Spesso ci sono corsi identici TRANNE che per un solo esame! Non staranno molto a proporre la laurea in "scienza della sostituzione di lampadine" e "psicologia del lombrico"...

    Un discorso che sembra non finire più, è vero, ma che a mio avviso porta ad un'unica soluzione, di sicuro la più antipatica per noi italiani: adozione del sistema meritocratico. Sei bravo? Hai le capacità? Buona laurea. Vuoi solo perdere tempo? Pensi di startene ad intasare le aule universiterie fino ai 30-35 anni? Buon lavoro.
    Un sistema del genere sosterrebbe l'università, che sarebbe per pochi, ma gratis.
    Noi ritorneremo ad avere muratori italiani, carpentieri italiani, falegnami italiani, idraulici italiani, elettricisti italiani e via dicendo.

    L'unico problema è che non si realizzerà mai. Dici niente...

    Concordo. Io sono ancora al Liceo, ma di questo fatto me ne sono già accorto da un pò di tempo. Arrivano in massa ogni anno studenti che si iscrivono allo scientifico e al classico trascurando gli istituti tecnici e professionali. Inoltre circa la metà di tutta questa gente che si iscrive, nonostante mio malgrado io debba ammettere il livello della mia scuola non sia così proibitivo come vogliono far credere, non riesce a stare al passo e ha bisogno di spinte, aiutini, e aggiustamenti vari per poter sopravvivere. Infatti gli inetti non li bocciano in tronco, li rimandano facendogli fare esami di riparazione farlocchi a settembre, che tra le altre cose non riescono nemmeno a superare, ma vengono promossi lo stesso e perché? perché altrimenti la scuola inizia a perdere di iscritti e di conseguenza di fondi. In più se contiamo la serietà dei docenti che rimandano o addirittura bocciano per ripicca non finiamo più. Io so che mi ritrovo in quarta dopo aver riparato matematica in modo corretto e non come altri che lo hanno passato con la spinta, e so che anche per quest'anno e per il prossimo sarò circondato, passatemi il termine, da asini paraculati nulla facenti, che rallenteranno le lezioni e abbasseranno nuovamente il livello minimo. Certo che a leggere questo topic sull'università non posso fare altro che pensare che andrà sempre peggio; in più vedo con i miei occhi i futuri universitari e so già che non si potra contare su quelli neanche per idea.
     
    .
  14. Lady_Stardust
        +1    
     
    .

    User deleted


    Rileggendo questa discussione, con sommo rammarico vedo che la situazione dal 2008 non è poi così cambiata (anzi, se possibile è peggiorata).
    La situazione delle delle scuole italiane è a dir poco disastrosa sotto tutti i punti di vista, e di questo me ne dispiaccio, perché a mio avviso l'istruzione è una parte essenziale della vita di una persona.
    io concordo con @Avvvelenato per quanto riguarda la scuola dell'obbligo: non tutti sono portati per la scuola, ed è giusto che facciano la loro strada altrove.

    Purtroppo per quanto riguarda la meritocrazia ho perso le speranze...
    Sono a pochi esami dal conseguira la laurea in Storia, e sin dal principio ho sempre saputo che in Italia la mia laurea avrebbe avuto pochi sbocchi(per di più occupati da gente incompetente) quindi mi sono messa l'anima in pace, frequentando corsi avanzati di inglese cosicché una volta laureata io possa andare all'estero.

    Forse, per evitare l'invasione di persone nullafacenti alle Facoltà Umanistiche, bisognerebbe mettere il Numero Chiuso...Tuttavia conoscendo come va l'Italia anche qui avrebbero accesso raccomandati vari e paganti, e così facendo si andrebbe ad inibire l'accesso a persone, che come me, hanno una vera passione e un sincero interesse per la materia.

    La giustizia e la meritocrazia dovrebbero essere alla base di una società civile, cosa che l'Italia non è.

    Chiudo trascrivendo un pezzo di un articolo di Pasquale Villari, scritto nel 1866 (all'indomani della sconfitta italiana a Custona e Lissa contro gli austriaci, che comunque portò all'annessione del Veneto).

    "Bisogna però che l'Italia cominci col persuadersi che v'è nel seno della Nazione stessa un nemico più potente dell'Austria, ed è la nostra colossare ignoranza, sono le moltitudini analfabete, i burocrati macchine, i professori ignoranti, i politici bambini, i diplomatici impossibili, i generali incapaci, l'operaio inesperto, l'agricoltore patriarcale e la retorica che ci rode le ossa. Non è il quadrilatero di Mantova e Verona che ha potuto arrestare il nostro cammino; ma è il quadrilatero di 17 milioni di analfabeti e 5 milioni di arcadi".

    L'Impero non c'è più e in Italia siamo ormai 61 milioni per il resto mi pare attuale.
     
    .
  15.      
     
    .
    Avatar

    Group
    Utente Storico
    Posts
    6,422
    Reputation
    +43
    Location
    Dominaria

    Status
    Offline
    CITAZIONE (Lady_Stardust @ 1/7/2013, 20:08) 
    Forse, per evitare l'invasione di persone nullafacenti alle Facoltà Umanistiche, bisognerebbe mettere il Numero Chiuso...Tuttavia conoscendo come va l'Italia anche qui avrebbero accesso raccomandati vari e paganti, e così facendo si andrebbe ad inibire l'accesso a persone, che come me, hanno una vera passione e un sincero interesse per la materia.

    Poco da aggiungere, se non che un tentativo io lo farei lo stesso...
    CITAZIONE (Lady_Stardust @ 1/7/2013, 20:08) 
    La giustizia e la meritocrazia dovrebbero essere alla base di una società civile, cosa che l'Italia non è

    Vero. Possiamo fare qualcosa per spingere sulla meritocrazia? Io non vedo l'ora, te l'assicuro. Non mi va di guardare verso l'estero per il lavoro (per ora non è il caso, ma la tentazione è davvero forte nonostante io un lavoro ce l'abbia già!!). Ma dobbiamo stare attenti a non urlare allo scandalo e poi nascondere la mano.

    I "cittadini" hanno fatto un bel lavoro mettendosi in gioco. Ma sentirli parlare della diaria è una vergogna. Stanno facendo di più e i giornalisti non ne parlano? Utilizzino tutti i loro mezzi (dicono di avere una "controinformazione") per dimostrarlo. Se chi lotta per la meritocrazia di perde in un bicchiere d'acqua, siamo al punto di partenza.

    In sunto (e non è una critica a te eh, bada bene Lady_Stardust!!!) criticare è giusto e lecito. Proporre sarebbe buongusto! Partecipazione è la soluzione!!!

    CITAZIONE (Giorgio Gaber @ 12/11/1973, La Libertà)
    La Libertà non è star sopra un albero,
    non è neanche il volo di un moscone,
    la libertà non è uno spazio libero,
    libertà è partecipazione.
     
    .
29 replies since 18/10/2008, 20:25   940 views
  Share  
.
Top