Votes taken by Haldayne

  1. .
    ...vabbè, quello è. Poi ne sono usciti altri in realtà, quello è solo il primo... L'originale :sasa:
  2. .
    ...lasciamo da parte per favore le cose rigide che si strofinano e da cui alla fine esce qualcosa...
    Stavo parlando della lampada, ovviamente
  3. .
    ...sei timida e poi fai la spavalda con Xeim per farti sposare? Non sei credibile ;)
  4. .
    Mirco @Haldayne --- Numana (AN) --- Bkt Staff --- No

    ...sò Mod, ma mod (esto)....
  5. .
    C'entra poco forse ma....

    300px-Barney_Stinson_the_Wingman_by_Habibson-1-

    Geniale!
    CITAZIONE
    True Story
  6. .
    Comunque, mi piacerebbe essere il tipo misterioso che ti sta alle spalle, ma sto finendo di asfaltare uno shinigami rinnegato :patpat: Tsui, sbrigati a fare quello che devi fare. E Mur? E' sparito di nuovo?!?!?!? :facepalm:


    Yamata... Stai perdendo tempo.
    *Un brivido scosse l'armatura del vicecapitano della VII, pur se dalla sua voce non se ne ebbe traccia*
    Mitsurugi - Non prendermi in giro, Taken Taicho! Yamata non può far nulla di più di quello che sta facendo, lo sappiamo bene tanto noi quanto te!
    ...se questo è quello che credi, così sia. *Quindi il capitano della VIII si concentrò di nuovo sul suo obiettivo* ...così non vuoi parlare eh? Bene. Lascerò la cosa a chi ci sa fare molto più di me. Per ora la cosa la chiudiamo qua *Haldayne si sollevò da terra, sfilando la spada dal corpo dell'altra che era a terra, agonizzante, un denso fumo che fuoriusciva dal ventre perforato, gli intestini lacerati che venivano trascinati via dalle scaglie di kusanagi*
    Bakudo #63. Sajō Sabaku
    *Prima che il corpo di quello che prima era uno shinigami potesse ricominciare a rigenerarsi, una stretta e luminosa catena di Reiatsu lo strinse quasi fino a stritolarlo, quindi l'essere cominciò ad urlare di dolore. Haldayne gli pose il palmo della mano aperto di fronte al viso*
    Inemuri
    *Il quarto seggio Takamura svenne all'istante, restando a terra inerte, ancora costretto dal Bakudo. Haldayne mosse velocemente Kusanagi, ripulendola dal sangue bollente del suo avversario. Non la rinfoderò, pena dover richiamare la bestia dalle 8 teste. Serpente arcobaleno guardò il suo controllore rabbioso, quindi gli soffiò contro*
    Mitsurugi - Inemuri! Soltanto una differenza di reiatsu enorme può far funzionare una tecnica semplice come quella. Che cosa vuol dire? Takamura era in resurrection! Aveva tutto il potere dello Shikai e della Resurrection!
    Te lo ripeto, stai perdendo tempo.
    Mitsurugi - Chi sei? Che cosa sei? Non puoi essere uno shinigami!
    *Haldayne si sedette a terra, gambe incrociate, la lunga katana infilata con la punta a terra, gli occhi verso lo scontro del suo Shikai*
    20 secondi, Yamata. Se in 20 secondi non ti sei liberato di lui, interverrò io.
    *La coda di Yamata cambiò frequenza di oscillazione, generando finalmente un suono puro. Le 7 teste rimanenti si rivolsero verso Mitsurugi, soffiando e scattando all'unisono. Mitsurugi si mise in difensiva, ma 7 teste erano troppe. Deviò con la spada destra l'affondo di Boa e riuscì a fermare i dentri di Anaconda con l'altra, ma i due Cobra, Serpente a Sonagli e Serpente Arcobaleno arrivarono sulle sue gambe e sulle sue braccia. Le spine fuoriuscirono immediatamente, e la bestia se ne andò veloce come era arrivata. Ma Vipera era ancora aggrappata alla testa, gli spuntoni d'acciaio che le uscivano dalla bocca. Quando infine lasciò il morso, si portò via metà del cranio d'acciaio della Resurrection di Mitsurugi. All'interno sembrava non esserci nulla*
    Mitsurugi - E' tutto inutile! Hai visto anche prima quello che succede! Riuscirò a... *Mitsurugi lasciò le parole a metà, quando si cominciò a rendere conto di come il metallo, fratturato dalla strattonata di Vipera, non sembrava seguire le regole*
    E' interessante pensare come tu abbia creduto che Yamata abbia solo occupato il suo tempo attaccando alla cieca. Non è uno stupido animale, è un Mostro Sacro.
    Credo che il vostro scontro abbia un'altra manciata di secondi.
    *Mitsurugi cominciò a sentire tutto il corpo vibrare, mentre delle onde si diffondevano su tutta la sua armatura. Era come se il tutto non riuscisse a mantenere compattezza e perdeva solidità, rovinando a terra. Prima si piegarono le spade, sottili e deboli. Quindi le lamiere rimaste a terra di quello che restava dell'elmo. Di lì a breve tutto il corpo cominciò ad ammorbidirsi, mentre del fumo cominciava a salire dall'interno dell'armatura assieme a delle urla di dolore. Cobra sputatore si avvicinò al collo dell'armatura e, bocca spalancata, per due volte gettò il suo veleno dentro quella che era a tutti gli effetti soltanto una scatola vuota. Una fumata più densa ne scaturì, seguita da altre urla. La coda di Yamata si muoveva ad un ritmo costante, inondando tutto il piazzale della VII con il suo suono, gli shinigami attorno a loro erano paralizzati dal terrore. Ormai un ammasso informe a terra, dalla massa fumante di metallo scaturì la punta di una katana, aprì un varco e da questo ne uscì Mitsurugi. Aveva ustioni su tutta la pelle, il viso completamente annerito e gli occhi sbiancati, accecati dal veleno del cobra. Arcobaleno lo guardò con fare interessato, mentre Boa si girò verso Haldayne, le fauci ancora nere del proprio sangue, le pupille verticali dirette verse il suo controllore, come a chiedere che cosa avrebbe dovuto fare di quell'essere che era appena rispuntato fuori*
    Mitsurugi - Dimmelo! Dimmi come hai fatto! *Lo sguardo ormai cieco di quello che era uno Shinigami si muoveva rapido da una parte all'altra, cercando il suo avversario*
    Mitsurugi - Dimmi come hai sconfitto la mia Resurrection! Dimmi che cosa hai fatto alla mia resurrection!
    Per poi permettere a chiunque sia qui ad ascoltare di prendere provvedimenti? *Tutte le 7 rimanenti teste di Yamata si gettarono contro Mitsurugi, sbranandolo come una muta di cani sbrana un cervo appena cacciato, come le iene divorano uno gnu. Il sonaglio si fermò, quasi a rompere l'incantesimo, e diversi sulla piazza sembrarono prendere fiato, molti solo per vomitare. Il sangue del vicecapitano volava da tutte le parti mentre il rumore delle ossa spezzate e dei tessuti strappati risuonava tra le pareti. Haldayne si risollevò da terra, aspettò che Yamata fosse soddisfatto, quindi rinfoderò Kusanagi, rilasciando il mostro ad 8 teste che si dissolse nell'aria. A terra era rimasto qualche straccio del kimono nero, il sangue rosso dello shinigami e la katana, che si stava dissolvendo*
    In qualità di membro del Gotei XIII e capitano della VIII brigata io sciolgo seduta stante la VII brigata. *La voce di Haldayne si sentì potente nell'inquietante silenzio che s'era venuto a creare* Chiunque opporrà resistenza sarà giustiziato qui e ora. Tutti gli altri si possono considerare agli arresti. Chiunque desideri continuare a far parte del Gotei XIII potrà richiederlo e il suo caso verrà esaminato da un'apposita commissione non appena ce ne sarà la possibilità.
    Fino a nuovo ordine del consiglio dei 46 e del capitano Comandante, la VII smetterà di esistere.
    *Sulle pareti comparvero all'improvviso centinaia di Shinigami, il simbolo della VIII sulle spalle e sulle braccia, tutti con la katana già sfoderata. Su tutti il terzo seggio Yodarame che con uno shunpo si presentò affianco al suo capitano. Haldayne lo guardò un po' in tralice*
    Mi sembrava di avervi detto di restare nella brigata
    Yodarame - Ha ragione, Taken-taicho. Ma sapere che il proprio capitano sta combattendo e non fare nulla non è una bella sensazione. Ho radunato gli uomini e abbiamo seguito la sua Reiatsu. Probabilmente siamo in ritardo per la battaglia, ma ora la prego, lasci la faccenda a noi!

    ...e fu così che anche Mitsurugi se ne andò :sasa:
  7. .
    ...e via, inventiamoci questo sogno eroico...


    Mitsurugi - Sueño Heroico Sogno Eroico
    *Mitsurugi tornò visibile e in lui nulla era ancora come prima. Era come se si fosse fuso con l'essenza della sua spada, con l'acciaio che lo ricopriva a tutti gli effetti come un'armatura. La lama si era sdoppiata, piegata, fornendo all'utilizzatore due spade molto curve, con le else vicine alle mani dello shinigami e il resto dell'acciaio aderente al busto, a spuntare come delle zanne di elefante sopra le clavicole, verso l'esterno. I numerosi barbigli della sua spada l'avevano avvolto come le costole di un esoscheletro, ricoprendo però non solo il busto ma tutto il corpo. Nei punti in cui ci sarebbero dovuti essere degli spazi vuoti per permettere l'articolazione degli arti c'erano dei segmenti lamellari che andavano a richiudere perfettamente il tutto. Il volto era ormai invisibile, nascosto dietro una coltre che apparentemente non permetteva all'utilizzatore di quella tecnica di vedere all'esterno. Sugli avanbracci si stagliavano due scudi, massicci, eppure non troppo estesi, attorno ai 40 centimetri di diametro. Una corona di spade circondava il collo di Mitsurugi, come a formare un bavero. Lo shinigami si strappò la spada dal petto, mentre l'acciaio si richiudeva come un essere vivente. Le due spade erano affilate solo da un lato, quello interno alla curva e Mitsurugi le impugnò in maniera che, direzionando le else di fronte a lui, una delle due punte fosse diretta verso il basso e l'altra verso l'alto. Tutta l'armatura cominciò a vibrare e a muoversi lentamente, come lo strato superiore di una palude, mai cambiando forma ma mai davvero quieta, cambiando continuamente i riflessi che generava, dal petrolio, al nero più cupo, fino a qualche striatura di azzurro. Le stesse lame sembravano fatte della stessa materia dell'armatura e sembrava ribollissero di inquietudine. Boa e Mamba Nero non persero tempo e si scagliarono contro l'avversario, la bocca spalancata. Mitsurugi non si fece però prendere alla sprovvista: schivò l'affondo di Mamba Nero e con le due lunghe spade creò una ghigliottina attorno al collo della bestia. Questa girò l'occhio verticale verso il cranio dell'altro, nascosto dalle lame, ma non potè far nulla. Le spade si chiusero tra loro, mozzando la testa dell'animale. Un'esplosione di sangue uscì, nero, dal corpo mozzato di Yamata, mentre il cranio della serpe si deteriorava velocemente nell'aria della Soul Society. Boa affondò i suoi denti nell'armatura, quindi trascinò con se il corpo dello shinigami tra le sue spire. Durò pochissimo, una frazione di secondo dopo Yamata si dovette ritrarre, Boa soffiava rabbioso mentre dal suo corpo e dalla sua bocca colava, da numerosi fori, il sangue nero del mostro. Mitsurugi era circondato da aculei che si stavano ritraendo lentamente, tornando a fondersi al resto dell'armatura*
    Mitsurugi - E' inutile che tenti di attaccarmi così *La sua voce proveniva da un punto imprecisato all'interno dell'armatura, e risuonava come se provenisse da una botte vuota*
    Mitsurugi - La mia armatura reagisce a tutto quello che gli viene in contatto. Fintanto che questo sarà il tuo modo di cercare di uccidermi, Yamata, non avrai nessuna vittoria!
    *Mamba nero era disteso a terra, inerte, la testa mozzata e la ferita che si era ormai cauterizzata, Boa si era ritirato alle spalle delle altre teste, dolorante. Il serpente arcobaleno si muoveva sinuoso, lo sguardo fisso verso il cranio metallico dello shinigami. I Cobra Reale era disteso verso l'alto, un metro e mezzo più alto del suo avversario, il collo completamente dilatato nel tentativo di terrorizzarlo. Quest'ultimo però non si fece intimidire, anzi si scagliò all'attacco di Arcobaleno. Questo, il più veloce degli 8 dopo Mamba Nero, schivò facilmente l'affondo mentre Serpente a Sonagli guidò la coda di Yamata addosso all'altro. Questa, corazzata, colpì violentemente e lo shinigami venne sbalzato via, andando ad impattare contro molti degli shinigami che stavano sul piazzale in attesa, da spettatori. Una decina di loro fu travolta dall'urto, i più sfortunati subirono il contatto con il vicecapitano e furono trafitti dagli speroni che ne uscirono. Nel mentre che questi si stavano ritirando Mitsurugi subì l'attacco di Anaconda. Come una valanga la bestia si gettò su di lui e azzannò il braccio sinistro del vicecapitano, cominciando a strattonare come un coccodrillo che ha agguantato la presa. Per un lungo secondo Mitsurugi fu sballottato, quindi l'articolazione non resse e il braccio si staccò di netto, all'altezza della spalla. In questo strappo il corpo di Mitsurugi volò contro la parete esterna del cortile della VII, mentre Anaconda gettava il braccio ormai completamente disarticolato e deforme a terra. Un rivolo nero usciva dalla bocca del serpente, mentre sul braccio gli speroni rientravano lentamente all'interno. Non una goccia di sangue fuoriusciva dal moncherino. Mitsurugi cadde a terra, venendo coperto da alcuni calcinacci, dai quali si liberò immediatamente.*
    Mitsurugi - ...infine il più grosso di voi s'è mosso *Anaconda puntò il muso verso di lui, mentre a terra, attorno al suo ventre, i due Cobra strisciavano lenti nella direzione del vicecapitano e Serpente a Sonagli faceva vibrare in maniera forsennata la coda*
    Mitsurugi - Però credo che nonostante tu, Yamata, sia potentissimo, non potrai battermi. E ti dimostrerò perché! *Mitsurugi si scagliò verso la grande bestia, La spada in mano, pronta a fendere. Un istante prima che potesse raggiungere Anaconda con la sua spada, un istante prima che Boa potesse azzannargli la mano, il vicecapitano scomparve di lato con quello che in tutto e per tutto assomigliava ad un Sonido. Serpente a Sonagli gli si buttò addosso, colpendolo con il muso. Mitsurugi fu sbilanciato e rotolò a terra, esattamente dove il moncherino di braccio giaceva. Dopo il suo passaggio, il braccio non era più a terra, ma Mitsurugi era inginocchiato, appoggiandosi con la mano destra. Sul suo sterno spuntò di nuovo la lama ricurva, lunga e appuntita. Dalla spalla, ribollendo come metallo fuso, sorse di nuovo il braccio, perfettamente attaccato al torso. Mitsurugi si risollevò da terra, la mano sinistra si portò di nuovo all'impugnatura della spada, staccandola dallo sterno. Da dietro l'elmo senza feritoie il cortile della VII risuonò della voce lontana e metallica del suo vicecapitano, mentre si rimetteva in posizione per combattere*
    Mitsurugi - Hai capito ora, Yamata? La tua enorme Reiatsu non vuol dire nulla, la tua forza e la tua irruenza non vogliono dire nulla! Tutti i colpi che mi raggiungono feriscono il mio aggressore! Le mie lame sono ben più affilate dei tuoi denti! E il mio corpo non può distruggersi! Per quanto tu tenterai, attaccherai e mi dilanierai, alla fine io saprò sempre rialzarmi!*
    *Il vicecapitano annuì con la testa nella direzione di Anaconda, mentre la coda di Yamata cominciò a scuotersi più lentamente*
    Mitsurugi - Hai sole altre 7 teste. Quanto credi che ti permetteranno di resistere?
    *La voce del capitano della VIII risuonò bassa, profonda, mentre teneva a terra Takamura e con la mano destra le muoveva Kusanagi dentro le viscere*
    Yamata... Stai perdendo tempo.
  8. .
    *_* Mi iscrivo subito!! :hero:
  9. .
    In attesa di Aster (e di quell'uomo) continuo con la faccenda. Dovrò inventarmi qualcosa anche per il secondo seggio Mitsurugi :sasa:


    *Attorno a Mitsurugi era tutto un soffiare e annusare l'aria con la lingua. Anaconda rimaneva arrotolato attorno al suo posto, ma sembrava pronto a scattare laddove il vicecapitano della VII volesse tentare una fuga. 8 coppie di occhi con pupille verticali lo stavano guardando, Ormai completamente disinteressati a tutto il resto della brigata VII. Il Boa era completamente disteso a terra, il corpo titanico, secondo solo ad Anaconda, si muoveva lento a terra, la calma tradita solo dalla cupidigia che lampeggiava assieme alla lingua nervosa. Il Serpente Arcobaleno, iridescente, restava dietro a tutti, tra l'irriverente e l'arrogante, disteso verso l'alto con la sola testa diretta verso il vicecapitano*
    [Mitsurugi - Qui se aspetto va a finire che vengo sbranato e basta. Tantovale muoversi!]
    *Il vicecapitano fece eseguì uno shunpo nella direzione di Yamata, puntando la testa del Cobra Sputatore. Menò un fendente cercando di mozzare la testa alla bestia, che si levò abbassandosi sotto il taglio della spada. Appena il colpo raggiunse il punto morto a fine traiettoria Mamba Nero si gettò contro la mano che teneva la spada. Il morso del serpente si chiuse però su nulla, visto che l'altro lasciò all'istante la spada, riprendendola con una sorta di pirietta con la mano sinistra, appena più in basso di dove l'aveva lasciata cadere, ormai sotto la mandibola del mostro. Stretta di nuovo l'elsa della lama in mano Mitsurugi la tirò violentemente verso di se, cercando di ferire il più gravemente possibile la bestia nera che aveva di fronte. Questo però si ritrasse velocemente evitando l'attacco dello shinigami, che subì l'affondo del Cobra Reale. I due grandi denti della bestia si erano conficcati per tutta la loro lunghezza nella coscia destra, al punto di attraversarla completamente e spuntare dall'altra parte. Il veleno cominciò subito a fare effetto e, complice la ferita, tutta la gamba cominciava a perdere sensibilità. Un urlo disumano fuoriuscì dalla bocca del vicecapitano, travolto dal dolore. Il cobra strattonò, strappando la carne e lasciando sulla gamba due voragini dalle quali era possibile vedere il femore e dalle quali il sangue cominciò a scorrere copioso. Il ginocchio non resse più e Mitsurugi cadde a terra, la zanpakuto ancora stretta sulla mano sinistra, stretta al punto che le nocche sbiancavano. Serpente a sonagli scattò, la bocca spalancata, verso il vicecapitano che cercò di pararsi con la spada. La serpe si trovò la spada tra le fauci, con i barbigli direzionati tra il palato e la lingua. La spinta trascinò via lo shinigami, mentre poteva vedere i denti appuntiti della bestia stringere la spada e piegarne l'acciaio. In una frazione di secondo Mitsurugi si trovò a sbattere violentemente contro la parete della caserma, riuscendo a tenere per miracolo la presa sull'elsa, tenendo il palmo sul piatto della spada vicino alla punta, per cercare di tenersi a distanza da una delle 8 teste di Yamata. La lama ebbe come un sussulto, quindi tutti i barbigli tremarono e si schiantarono. La bocca del serpente a sonagli si richiuse di scatto, fermandosi a pochi centimetri dalla faccia di Mitsurugi. Questi sfilò la katana dalla bocca di Serpente a Sonagli da una parte, provocando al serpente delle ferite dovute alle irregolarità sul filo della spada a seguito della frattura. La serpe spalancò la bocca, ritraendosi e soffiando furente*
    Mitsurugi - [君臨者よ!血雨の仮面·万象·羽ばたき·ヒトの名を冠す者よ!焦熱と争乱、海隔て逆巻き南へと歩を進めよ!] Kunrinsha yo! Chiniku no kamen, banshō, habataki, hito no na o kansu mono yo! Shōnetsu to sōran, umihedate sakamaki minami e to ho o susume yo! - Oh lord! Maschera di sangue e carne, tutto il creato, battito d'ali, voi che portate il nome di Uomo! Inferno e pandemonio, la barriera del mare sorga, si marci verso sud! Hadō #31. Shakkahō
    *Un globo rosso di Reiatsu si era formato di fronte alla mano destra di Mitsurugi, per poi essere scagliato nella direzione della bestia, inondandola*
    [Mitsurugi - Takamura ha ragione. Se vogliamo avere qualche possibilità, dobbiamo ricorrere a quello]
    *Il vicecapitano della VII appoggiò la mano destra a terra, il palmo aperto. Quindi la sollevò e sotto di essa si sollevava una bolla di reiatsu azzurra, del diametro di una ventina di centimetri. Si mise in ginocchio, quindi si portò la sfera al volto e questo gli inglobò completamente il cranio. Un'onda di reiatsu provenì dal secondo seggio della VII, mentre gli shinigami della stessa brigata si stavano addossando alle pareti, terrorizzati dallo scontro che si stava consumando di fronte a loro. Un urlo, come di dolore, provenì da quello che era il secondo shinigami della VII mentre tutto il suo corpo sembrava in una frenesia incontrollabile. Anaconda si raddrizzò, liberando la colonna, fissando smanioso la bolla di Reiatsu che si andava gonfiando, ormai fluttuando a qualche decina di centimetri da terra. Serpente a Sonagli fece vibrare la coda di Yamata sempre più forte, il proprio sangue che gli colava dalla bocca, scorrendo per tutta la pancia e arrivando a terra. Quindi un'esplosione muta deflagrò da dove Mitsurugi stava*
    Mitsurugi - Sueño Heroico Sogno Eroico

    ...scusa Aster ma... Non dovevi finire?
  10. .
    Visto che la timidezza sembra aver preso il sopravvento e io ho un combattimento iniziato, me lo porto avanti :sasa:


    *L'arrancar tirò su ancora col naso, girando il volto alla sua destra pur mantenendo lo sguardo fisso sul capitano. Sputò un altro grumo nero*
    Jaegro - Non ci sperare troppo, comunque *Anche lui si mise in posizione, la spada impugnata a due mani, la lama di fronte agli occhi col taglio verso Haldayne*
    Jaegro - Ho tutta l'intenzione di sopravvivere a questo scontro. E di farti secco *Attorno all'hollow si andò gonfiando una bolla di Reiatsu, quindi con un movimento improvviso Jaegro portò la punta della sua lama verso terra, come a prepararsi a menare un fendente dal basso a sinistra verso alto a destra. La bolla di reiatsu divenne instabile, quindi l'elsa della spada cominciò ad assorbirla, mentre la lama diventava brillante come la luce del sole*
    Jaegro - Brizna de viento (Lama di vento) *Jaegro sferrò il fendente nell'aria, portando la sua lama sopra la sua spalla destra. La reiatsu concentrata sulla spada venne rilasciata tutta assieme, condensata e affilata come fosse una spada essa stessa. Uno squarcio diagonale si aprì a terra dove la tecnica dell'hollow si abbattè, fino a incrociarsi con il capitano della VIII. Haldayne non aveva preso in considerazione che l'altro, senza resurrection, fosse capace di sferrare un colpo di quella portata. L'attacco era veloce e Haldayne si spostò appena in tempo per non subire appieno il colpo. A seguito dell'onda di reiatsu seguì un violento spostamento d'aria che lo colpì frontalmente, sbattendolo contro la parete del vicolo, sfondandolo e lanciandogli contro decine di detriti di parete. Nel pieno del caos, tra polvere e calcinacci e ancora in volo sentì la reiatsu del proprio avversario avvicinarsi velocissimamente e un sibilo d'aria gli fece percepire appena in tempo la spada che stava per colpirlo all'altezza del naso. Haldayne buttò indietro la testa veloce, vedendosi passare l'acciaio dell'avversario a due dita dagli occhi. Terminando il suo volo atterrò eseguendo una capriola all'indietro, per gettarsi quindi contro il suo assalitore che ribattè con una parata, guardandolo soddisfatto*
    Jaegro - Hai visto? HAI VISTO? Mai sottovalutare il proprio avversario! *Haldayne stava tenendo la spada con la sola mano destra, appoggiando la sinistra sulla parte non affilata*
    Hado #32, Okasen
    *Un'onda dorata partì dal filo di Kusanagi diretta contro l'arrancar. Questi subì l'onda in pieno, appena smorzata dalla spada con la quale contrastava l'attacco di Haldayne. La reiatsu esplosa da Kusanagi travolse l'hollow, carbonizzandogli le vesti sul petto e mettendo a nudo il foro nel centro del pettorale destro. La bianca carne venne resa nera dall'energia che la travolse e tutto il corpo venne trascinato via per decine di metri, fino ad impattare contro la parete opposta del cortile in cui erano finiti i combattenti. L'arrancar oltrepassò la suddetta parete andando ad abbattersi su quella successiva, mentre la tecnica di Haldayne andava estinguendosi. Haldayne si guardò attorno*
    ...un cortile di un nobile. Quantomeno ha avuto il buongusto di tenersi nascosto, o forse di allontanarsi addirittura. *Per nulla convinto di aver sconfitto l'hollow, Haldayne si diresse verso le macerie appena prodotte, e più si avvicinava più sentiva una mesta e gorgogliata risata, come se il respiro fosse appesantito dal sangue che entrava nei polmoni. Arrivato a pochi metri sentì questa risata più nitida, indiscutibilmente proveniente dall'hollow, che stava uscendo dalle macerie*
    Jaegro - Infine mi hai reso la spada quasi inutilizzabile. Il suo filo è completamente rovinato e combattere così è del tutto inutile. Sarò costretto a usare... *un colpo di tosse lo colpì, e dalla sua bocca uscì un rivolo di sangue nero come la pece*
    Jaegro - ...a usare la mia Resurrection. Però, combatteremo alla pari. Dovrai usare almeno il tuo Shikai! *Haldayne rimase per un attimo stupito, quindi si rese conto che tirando dal sigaro non sentiva più l'aroma delle foglie di tabacco e attorno a lui non c'era la solita cortina grigia. Si prese il sigaro tra l'indice e il pollice sinistro, trovandolo tagliato di netto e quindi irrimediabilmente spento. Lo gettò a terra e una risata malevola gli uscì*
    ...e bravo Jaegro! Credo che alla fine di tutto te lo sia meritato. *Haldayne portò Kusanagi di fronte a se, l'impugnatura ben stretta in mano, il kissaki rivolto verso l'alto*
    Sibila, Kusanagi
    *La spada del capitano della VIII, non rilasciata da molto tempo, vibrò con forza, illuminandosi e cambiando di forma, affilandosi e allungandosi, una frusta cadde a terra dal retro dell'impugnatura, un kissaki sulla punta. Scaglie affilatissime sul piatto della lama, il filo sottile e avviluppato da uno strato di reiatsu quasi incandescente. Un vortice di energia spirituale avviluppò il capitano, sollevando le macerie che li circondavano e creando uno spiazzo di qualche metro di diametro di pavimento pulito*
    Spero che tu ora sia contento
    Jaegro - ...tutto qua? Mi offendi, capitano Haldayne. Ma te ne accorgerai presto *Jaegro si portò la katana al collo, quindi con un colpo netto si tagliò la testa. Il corpo rimase in piedi, infilzando con la spada la testa che nel frattempo era caduta. Gli occhi della testa dell'Hollow si diressero verso l'avversario con cupidigia, quindi la bocca si mosse*
    Jaegro - Garras y tamaño, Falco (Artiglia e taglia, Falco!)

    Mi ci sono impegnato per fare un rilascio della Resurrection valido :sasa: Spero che gli esigenti membri del Fight apprezzino :oms:


    Edited by Haldayne - 24/11/2013, 15:45
  11. .
    :patpat: sappiamo tutti che sei il maestro del Gotei per quello che riguarda il combattimento corpo-a-corpo :sasa: Daje ragazzone! Mi piace questa versione Tsui-oniana dello Shunko :sasa: Ammetto che era da un po' che ti ci immaginavo :hero:

    Finalmente hai deciso di fare qualcosa di più stimolante, hollow...
    *L'hollow forzò ancora di più il fendente, facendo raschiare i due fili delle katane, rapidamente. Haldayne venne spinto indietro, mentre una lama di reiatsu proseguì alle spalel del capitano per qualche metro, disperdendosi verso il cielo. L'arrancar eseguì un sonido nella direzione dell'altro, sovrastandolo in posizione e calando su di lui un fendente dall'alto verso il basso. Ancora una volta Haldayne frappose Kusanagi tra lui e l'altra spada. Un'altra lama di reitsu attraversò l'aria, andando a impattare a terra, creando una fenditura spezzata al centro dove Haldayne aveva parato il colpo. Ne seguì una mischia frenetica dove le lame si incrociarono decine di volte, shunpo e sonido eseguiti a ripetizioni nel tentativo di sorprendere l'avversario, che però sembrava sempre essere al posto giusto al momento giusto. Haldayne non lasciava all'avversario punti ciechi dove venir colpito ma al contempo l'altro mostrava di essere abile a sfruttare il modo in cui Haldayne combatteva. I movimenti si fecero sempre più veloci fino a quando l'arrancar osò di più, scoprendosi per puntare con la punta della spada verso il sigaro del capitano. Kusanagi volò veloce a deviare il colpo, mentre la mano sinistra di Haldayne si diresse verso i capelli dell'altro, prendendoli e quindi tenendogli la testa mentre con il ginocchio lo colpiva al volto. Si sentirono schiocchi di ossa rotte e un sangue nero cominciò ad uscire dal naso dell'arrancar che si ritrovò sbalzato indietro di qualche metro dopo che Haldayne aprì la mano con cui lo teneva. Un filo di fumo continuava a salire dal sigaro*
    Beh c'è da dire che sei veloce. Di questo devo dartene atto. Copri bene quelli che sembrano i tuoi punti ciechi e mi conosci abbastanza da cercare i miei. Anche se non li hai raggiunti a quanto pare.
    *L'hollow tirò su con il naso, per poi sputare un grumo nero dalla bocca*
    Jaedro - Ah, ammetti di averne allora
    Solo uno stupido non lo farebbe. In ogni caso non sei in grado di combattere alla pari con me. Il mio sigaro non è stato toccato nemmeno. *Un sorriso si dipinse sul viso dell'Arrancar*
    Jaedro - Forse è vero. Forse non sono ancora alla pari con te. Ma il tuo sigaro è alla mia portata. I tuoi capelli ne sono la dimostrazione... *Haldayne sulle prime rimase interdetto dalle parole dell'hollow, quindi si guardò i capelli e si accorse che una ciuffa, alla sua destra, era più corta di qualche centimetro rispetto alla parte destra. A terra poteva vedere i suoi capelli, tagliati. La scena gli strappò un sorriso*
    Ah-aaah, bene! A quanto pare c'è qualcosa di buono da fare con te! E allora forza... *Haldayne si mise in posizione di difesa, la mano sinistra di fronte a lui con il palmo rivolto all'hollow, la mano destra che stringeva l'elsa di Kusanagi e la punta ben diretta verso l'avversario, le gambe semi piegate per rispondere velocemente agli attacchi. Un sorriso sempre più malevolo andava comparendo sul volto del capitano della VIII* ...che ho giusto voglia di strapparti la pelle e portarla come trofeo per i morti che hai provocato nel Seireitei!

    Il combattimento comincia ad entrare un po' nel vivo. Quest'hollow deve avere qualcosa di scorbutico altrimenti che divertimento c'è? :patpat:


    Edited by Haldayne - 22/11/2013, 00:14
  12. .
    *Jaegro si scrollò di dosso gli ultimi calcinacci di tetto, spazzolandosi via la polvere. A quelli che sembravano una ventina di metri, Haldayne Taken stava in piedi, il sigaro acceso stretto tra i denti e le braccia distese lungo i fianchi. Delle lunghe volute di fumo salivano dalla sua bocca e dalle sue narici, gli occhi erano stretti in due fessure*
    Jaegro - Devo solo toglierti il sigaro di bocca? E' compito fin troppo facile, capitano. Vorrei ricordarti che Tsugimura è dalla nostra parte e non ha trascurato di raccontarci ogni vostro dettaglio e le vostre capacità. Tutti noi abbiamo un dossier su tutti i membri più pericolosi del Gotei. Sicuramente il tuo è uno dei più corposi ma l'abbiamo studiato accuratamente. Non hai segreti
    *Haldayne ebbe un sussulto al solo nominare il nome di Thor. In quell'attimo l'arrancar eseguì un sonido e si presentò di fronte al capitano della VIII, la mano spalancata diretta verso la sfida che gli era stata tesa. Tuttavia prima che potesse farcela un'altra mano si strinse attorno al polso candido dell'Hollow, una mano che usciva da una manica bianca di un Haori di capitano. L'attacco dell'invasore del Gotei fu bloccato immediatamente e quest'ultimo, guardando attraverso il fumo di fronte ai suoi occhi potè vedere quelli dell'altro, che sovrastavano un sorriso ampio e spezzato dalla grassa linea nera del sigaro. Haldayne sollevò il pugno sinistro e lo abbattè sul collo dell'altro, scagliandolo nuovamente lontano. Questa volta non attese che si risollevasse, ma lo seguì immediatamente con uno shunpo. Ancora in volo gli sferrò un calcio che però venne parato e preso per la gamba Haldayne fu sbattuto a terra di schiena, cadendo in una via, in mezzo ad un nugolo di shinigami*
    Shinigami_1 - ...Haldayne taicho, che cosa...
    Allontanatevi di qui, immediatamente!
    *Prima che tutti potessero reagire, dall'alto l'arrancar spalancò le braccia ai lati, per poi richiuderle velocemente di fronte a se*
    Jaegro - Cero Alado *Un fiume di reiatsu vorticoso si riversò contro il capitano della VIII e gli shinigami attorno a lui. Una luce non viola come nel caso precedente, ma porpora, inondò la via del Seireitei, deflagrando poi a terra in una bolla. Diversi shinigami si trovarono coinvolti così dall'onda del cero e vennero carbonizzati all'istante, vaporizzandosi nel cielo della Soul Society. Quindi un lampo volò alla sinistra dell'arrancar, qualcosa che gli prese il braccio e gli girò il gomito al rovescio. Haldayne, l'avanbraccio del suo avversario ancora nella stretta della sua mano, lo colpì con un calcio sul fianco sinistro. Questo fu abbattuto a terra a seguito del colpo, il fiato spezzato anche solo per cercare di gemere per il braccio rotto. Haldayne, in piedi a mezz'aria dove prima si trovava assieme all'arrancar, guardò il luogo dove si trovava poco prima. A terra c'era un cratere di circa 4 metri di diametro, sul fondo del quale c'erano 4 o 5 shinigami che Haldayne era riuscito a salvare dalla morte sicura. Guardandoli parlò* Sbrigatevi. E' fuori combattimento temporaneamente, ma non durerà per molto ancora. Andatevene!
    *Gli shinigami ancora poco coscienti di quello che fosse esattamente successo, si sbrigarono ad arrampicarsi fuori dal cratere e a fuggire, mentre da terra l'hollow cominciava a rifiatare. Il braccio bianco fece un movimento innaturale e l'articolazione si ricompose, lentamente, riprendendo la forma originale. L'hollow si girò verso Haldayne con uno sguardo omicida*
    Oh avanti, non guardarmi così. Dovrei essere io ad essere infuriato. Hai ucciso i miei shinigami e mi hai rovinato l'haori. Il mio vecchio se la sarebbe presa tantissimo a male per averglielo rovinato *Haldayne mostrò il braccio, con la pelle ormai a vista e l'haori da capitano, come pure la casacca da shinigami sottostante, stracciata e pendente. Si prese gli stracci con l'altra mano e li strappò, gettandoli a terra*
    Ah, e credo che dovrai fare meglio di così. Se non fosse per me che ogni tanto gli dò una tirata *Haldayne si fermò per fare una lunga tirata dal suo sigaro, per poi sbuffare via un fumo denso e acre* mi si sarebbe persino spento. Insomma, ti sei stufato di giocare o no?
    *La rabbia nello sguardo dell'altro non era mai calata, e anzi sembrava non vedere l'ora di poterla sfogare. Con la mano formicolante dal desiderio di sangue, l'arrancar strinse l'elsa della sua spada quasi al punto di ferirsi, quindi con uno sonido si scaraventò verso Haldayne. Prima che potesse scontrarsi contro l'altro la spada sentì il filo dell'acciaio di Kusanagi, che silenziosa e veloce come un serpente era affiorata alla battaglia. Il fumo ancora aleggiava attorno al volto del capitano della VIII, nascondendo il viso finalmente soddisfatto*
    Finalmente hai deciso di fare qualcosa di più stimolante, hollow...

    Vediamo se dando benzina si accende qualcuno :sasa:
  13. .
    Questo è inaccettabile. Uccidere persone così? Come fossero cani? Non è questo il tipo di pirata che voglio diventare. Non è questo! *così dicendo Hall avanzava a passo deciso verso il porto, guardandosi attorno e puntando ogni uomo che vedeva e riconosceva essere un pirata. Arrivò al porto e tutto era in baraonda. Attorno a lui vedeva i corpi di diversi pirati a terra, molti doloranti, qualcuno morto, mani e braccia tagliati, crani frantumati. Ad uno di loro che gli si avvicinò chiedendo aiuto gli sparò una pallottola in fronte*
    Questa è feccia che non ha il diritto di chiamarsi umana *Un pirata ancora non colpito dalla furia del passaggio di Lance e Pierre si presentò di fronte a lui*
    Bucaniere - Hey tu, dove credi di andare? Chi ti credi di essere? *con un passo fulmineo Hall si presentò di fronte a lui, la spada già in pugno, la punta verso l'alto. La sollevò, si conficcò sotto il mento e sopra il pomo d'adamo, quindi entrò fino all'elsa spuntando da sopra la testa*
    Piacere. Molti mi chiamano Morte. *Quindi Hall guardò il pirata che aveva appena ucciso e si accorse che gli spuntava il manico di un fucile di precisione da dietro la schiena: Si chinò, rubandoglielo, quindi pulendolo dal sangue che gli stava colando sopra* Via, non si può definire la migliore arma in circolazione, ma sulle distanza è sicuramente meglio della mia vecchia sputafuoco...
    *Oltre la sua scaramuccia vide la scia dei capelli di Pierre salire veloce la passerella della nave, quindi un clagore metallico*
    Ullallà, c'è da fare a quanto pare. Ci sarà qualcosa anche per me?
    Lance - [...]con l'autorità del futuro re dei pirati!!! *Hall sorrise tra se e se, sistemandosi il cappello*
    ...ed ecco che ci risiamo con quella storia... *Non appena dette queste parole sentì una rapida sequenza di colpi. Il carpentiere si sbrigò a raggiungere la nave, il fucile in spalla, ma si guardò bene dall'usare la passerella per salirvi sopra. Vide una cima legata a terra e su quella si aggrappò, arrampicandosi come ogni buon pirata all'arrembaggio*
    Filibusta, all'armi! *Il giovane carpentiere si mise a ridere da solo, sommessamente, mentre si arrampicava sulla corda* ...non avrei mai pensato di poterlo dire!
    *Arrivato alla balaustra sbirciò sul ponte e si accorse di come Lance e Pierre stessero di fronte ad un terzetto molto poco incoraggiante. C'era un tipo con una maschera di ferro addosso e le mani guantate. Alto, era sicuramente il capitano di quella ciurma. Affianco a lui un uomo pesce che sembrava aver praticamente ingaggiato combattimento con Lance, mentre dall'altra parte un tipo pettinato in maniera strana. Quest'ultimo teneva in mano una coppia di fucili a canne mozze, ancora fumanti. Tutti erano concentrati verso Lance, quindi si sentì libero di arrampicarsi lungo le sartie dell'albero principale, per avere una posizione di vantaggio nei confronti dei lottatori. In men che non si dica si trovò con il fucile appena rubato imbracciato e pronto a tirare*
    Kayman - e così sei un reietto del mare eh, che aspetti Brass fallo secco e finiamo quello per cui siamo venuti
    Brass?!?!? E che razza di nome è? *Hall puntò il fucile destro il colpo partì e preciso il proiettile urtò la canna dell'arma avversaria, facendola volare via dalla mano dell'altro*
    Ma come, fate una festa e nemmeno mi invitate?!
    Lance - Hall! sei arrivato finalmente *Il capitano sorrise nel vedere il ragazzo*
    Scusa capitano ma non mi andava proprio di affrontare qui brutti ceffi. Ho preferito far con calma. *poi spostò la sua attenzione al ragazzo di colore e disse* Mica male quei ferri, mi ci fai giocare?
    *L'altro guardava verso l'alto, fisso verso il nuovo arrivato. Senza dire nulla scattò di lato per riprendere la sua arma e quando si risollevò, puntando i fucili nella direzione in cui stava il carpentiere, non trovò nulla se non il fucile incastrato tra le cime. Si voltò appena in tempo per fermare, con la canna del fucile di sinistra, un fendente della spada di Hall. Brass deviò lontano da se la lama e innalzò il secondo fucile per puntarlo alla faccia dell'altro che però si spostò all'ultimo, lasciando sfogare dietro di se la rosa di pallettoni che fuoriuscì dalla canna. Hall prese il braccio destro di Brass ed eseguì una capriola all'indietro, trascinandolo con se. Quest'ultimo si risollevò prontamente ma quando guardò in direzione di Hall lo vide inginocchiato per terra, con un sorriso e un riflesso sottile come un filo da pesca che partiva dalla sua mano destra, dove ancora stringeva l'elsa della spada. Il carpentiere strattonò il sottile filo da pesca e un colpo partì, andando a colpire la tolda a pochissimi centrimetri dal piede di Brass. Il sorriso sparì immediatamente dal volto del giovane*
    Dannazione, eppure avevo fatto bene i miei calcoli... Probabilmente non avevo considerato bene l'allineamento tra la canna e il calcio del fucile. D'altra parte *Hall si risollevò pensieroso, come estraniato dalla lotta* mi ero accorto subito che c'era qualcosa che non andava in quell'arma. Beh, ma mi pare ovvio, non l'avreste data ad un semplice marinaio. Piuttosto, se volete vincere davvero qualche battaglia dovete cambiare le armi che fornite ai vostri sottoposti. Date loro qualcosa di decente, per la miseria.
    Anche perché, te lo dico in confidenza, portarvi via armi di così bassa qualità non ha nessun senso. Non mi stimola la cosa, lo capisci?
    *L'altro grugnì qualcosa, quindi si mise a sparare all'impazzata, correndo dietro al giovane carpentiere. I riflessi di quest'ultimo lo salvarono dalla prima rosa di colpi, quindi cominciò a muoversi come poteva per evitarli. Nonostante la sua velocità non era compito facile. I colpi si ripetevano velocemente, quasi come se fosse una mitragliatrice, e le cartucce usate allargavano l'area colpita. Nella fuga, Hall fu colpito di striscio un paio di volte, fino all'estremo che un pallino gli graffiò la fronte mentre stava correndo per nascondersi dietro una colonna*
    Qua la situazione si fa buia. Le sue armi sono superiori alle mie e anche se è mobile come un tronco di olivo avvicinarsi è veramente difficile. Speravo proprio di fregarlo con quel trucchetto del fucile
    *Per un attimo ci fu tregua. Il suo nascondiglio era temporaneo ma abbastanza valido da far capire all'altro che sparare alla cieca per cercare di colpirlo attraverso la colonna era fatica sprecata. Hall si levò la casacca e la gettò alla sua sinistra. Istantaneamente Brass fece fuoco, rendendosi conto un istante dopo aver premuto i grilletti che era soltanto la casacca del maledetto. Si volse dall'altra parte della colonna per cercare il carpentiere ma un colpo di pistola gli passò da parte a parte la mano sinistra, facendogli perdere la presa sull'arma. Un altro colpo esplose rapido, diretto al volto del pirata dei Cayman ma questi si tolse dalla traiettoria, lacerandosi solo la guancia, intenzionato a colpire una volta per tutte quel fastidioso personaggio che cercava di farlo secco. Hall si gettò come un gatto alla sua destra, abbandonando definitivamente il nascondiglio che si era trovato*
    Ma si, buttiamoci, tanto nascondersi fino alla fine non ha granché senso *Il viso di Brass era ormai una maschera di sangue, ma il maledetto non si fermava, come se non sentisse quasi dolore. Il sangue gli colava su tutta la parte destra copiosamente, mentre Hall vedeva il proprio sangue uscirgli dalla fronte e volergli entrare negli occhi. Attorno a lui i pallettoni volavano in ogni direzione, mentre lui cercava disperatamente di evitarli per quanto possibile. Finalmente si trovò nel luogo in cui aveva deciso di arrivare: con un tuffo si gettò a terra, per poi scartare velocemente di lato. Una rosa di scheggie si disegnò a terra dove il legno venne colpito dal colpo di Brass. Tuttavia la frequenza di fuoco era sempre più bassa, sicuramente dovuto anche al fatto che il secondo fucile non era più in mano sua, e di questo Hall ne fece forza. Si lanciò rapido verso l'altro, che ormai gli stava a poco più di tre metri, la spada sulla mano sinistra che menò un fendente direttamente sulla mano. Due dita volarono prima che la lama si piantasse nel legno del calcio del fucile. Brass lo guardò dall'alto verso il basso, la parte destra del viso sfigurata, gli occhi spiritati. Li spalancò se possibile di più quando si accorse che sulla mano destra dell'altro c'era il suo secondo fucile che adesso puntava dritto verso il suo stomaco. Hall guardava verso l'alto, ammirato dallo spettacolo offerto dal volto di quell'uomo, all'improvviso terrorizzato*
    Boom, baby *Hall si permise il lusso di sussurrare queste parole prima di premere il grilletto. Il suono non fu fortissimo, perché attutito dalla carne dell'altro. La botte alle spalle di questo ricevette una pioggia di sangue e scheggie d'osso, gli occhi prima spalancati del pirata divennero vitrei mentre il suo corpo ormai senza vita cadeva all'indietro a causa della fucilata. Hall si sedette a terra, a guardare l'altro, ormai cadavere*
    Wow, me l'hai fatta sudare eh? Certo non si può dire che non fossi uno efficace e di poche parole abbandonò il fucile a terra, quindi sollevandosi un po' stancamente si avvicinò al volto del morto, aprendogli la bocca*
    ...sangue di Magellan, ovvio che non parlasse... Aveva la lingua tagliata di netto! *Hall si sedette sopra un rotolo di corda, rifiatando un po'

    Io per ora ho fatto. Poi magari c'è da fare un po' di pulizia in paese, ma potrebbero sbrigarsela anche quelli di Tengen visto che i pezzi grossi li facciamo secchi noi :sasa:
  14. .
    *I due si fermarono di fronte alla cosa che galleggiava tra un piccolo vascello e un peschereccio, attraccato sul molo. Hall guardò il vascello, quindi guardò Lance, quindi di nuovo il vascello e poi di nuovo Lance* ...incredibile. Ma come hai fatto a pilotare da solo una nave come questa?
    Lance - Ma veramente... sarei arrivato qui con questa... *Lance indicò la piccola imbarcazione, 4 metri scarsi, una vela rammendata, inclinata di circa 20 gradi verso sinistra perché mal bilanciata e asimmetrica, un fasciame tenuto assieme alla meglio non tanto dalla chiglia ma dalle sponde del ponte. Hall guardò quel coso, poi guardò Lance, poi di nuovo il coso e di nuovo Lance* ...incredibile. Ma come hai fatto a non affondare con un catorcio come questo?
    Lance - Ehi attento a come parli, questa nave...
    Chiamarla nave è una parola grossa. Questa... No, la zattera è senza chiglia... Questa... Ecco, questo guscio d'uovo non è in grado di riprendere il mare ancora una volta. Mi stupisco che sia riuscita a portarti fin qua. Da dove venivi?
    Lance - Isola di Spargus. Ma non è una bella storia. Devi sape... *Hall fece un gesto eloquente con la mano* Altolà ragazzone, non stiamo parlando di te ma di questa tinozza con la vela. Per quello che mi riguarda puoi anche venire dalle stesse fiamme di Impel Down dal quale porti sicuramente i saluti dello spirito di Magellan ma sappi, caro il mio ossuto capitano, che per ora non me ne può importare di meno. A me serve innanzitutto qualcuno che mi porti via di qua e sicuramente questo... ...oggetto non è adatto alla cosa.
    Lance - Vabbè ma stiamo esagerando! Ha fatto onestamente il suo lavoro!
    Solo perché il suo tragitto è stato breve e con un mare calmo. Guarda... *Hall si sporse dal molo, tirò la fune che teneva la barca e se la avvicinò verso se. Prese in mano il passamano attorno alla barca, strinse la mano e tirò verso l'alto, nemmeno con troppa forza. Il legno, non trattato adeguatamente dal mastro d'ascia e ormai mezzo marcio, si staccò parzialmente dal fasciame sottostante che, non appena si vide libero di muoversi, tendette ad aprirsi come un ventaglio, seppur di poco. qualche goccia d'acqua, vista ormai una via per entrare nello scafo, cominciò a filtrare lentamente*
    Lance - Quante storie per una goccia d'acqua. E poi sei un carpentiere no? Puoi aggiustarla!
    Una goccia d'acqua? Trovati in burrasca con una imbarcazione del genere e poi saprai dirmi tu se sarà ancora una goccia! E poi no, non è riparabile. Il legno marcio va sostituito e sostituire tutto il legno marcio di questa barca vuol dire buttarla tutta. Senti, dai retta a chi il suo lavoro lo sa fare. Acquistiamone una. Anche non troppo grande ma almeno che galleggi! Con un minimo di coperta sennò qua bello mio ci facciamo la doccia con quello che viene dal cielo per pulirci da quello che viene da sotto. E soprattutto, tu non puoi nuotare. Non mi va di tuffarmi ogni volta per venirti a recuperare quando cadi in acqua.
    Lance - Comprarla? Ma costerà un'esorbitanza...
    Ma va là... Sono dell'ambiente. Ce la caveremo. Soldi tuoi no? *Hall prese per il polso Lance e lo trascinò verso l'ingresso dei cantieri navali dove aveva lavorato fino a poco prima*
    Lance - Come soldi miei, semmai soldi nostri! E poi a me andava bene l'altra...
    ...si si come no, va bene, certo certo, e poi c'è il procione che inscatola il tonno sott'olio... Adesso dammi retta e vieni con me
    *La trattativa in realtà fu molto breve. Hall, complice il fatto che conosceva tutti nel cantiere e che in fretta s'era sparsa la voce che avevano sconfitto la banda di Baretti, trovò quello che cercava ad un prezzo decisamente conveniente, pronta da salirci subito. La nave era già attraccata al molo, poco più in là di quella con cui Lance era arrivato. Ci ripassarono davanti mentre andavano verso la nuova barca e molto diverso fu l'atteggiamento dei due. Hall passò dritto come un fuso. Lance ci si fermò a guardarla. Stava miseramente affondando, ormai l'acqua era alta un palmo quasi e il ragazzo si stupì di quanto poteva fare una goccia d'acqua in così poco tempo*
    E muoviti!
    Lance - Hey, va bene tutto, ma mettiamo in chiaro una cosa: il capitano sono ancora io!
    Ma si ma si certo. Ma qui si parla di navi, ok? Ad ognuno il suo. Tu decidi il posto, l'ora, la compagnia, le battaglie, l'obiettivo, la schedina, i numeri per il lotto, persino lo stemma della bandiera (perché ci dovrà essere una bandiera lo sai vero?). Ma le navi, hei... *Hall gli pose di fronte alla faccia due pugni chiusi con i pollici verso l'alto e un sorriso che gli spaccava in due la faccia* ...hai di fronte a te l'uomo che più di ogni altro ne sa in materia. Quindi sacco in spalla e ti presento la nostra prima barca. Ha posto solo per noi due, un altro se ci stringiamo da paura. Si chiama... Abisso... Beh, diciamo che il nome non è bene augurante!!! *Con una fragorosa risata Hall salì sulla barca, cominciando a prendere confidenza con gli spazi, cercando cambusa e cominciando a riempirla di tutto il ben d'Iddio che gli abitanti dell'isola avevano regalato loro. In men che non si dica Hall aveva fatto un'analisi della nave ed era pronto a dire che cosa quell'imbarcazione sarebbe stata in grado di sostenere e cosa no. Lance lo vedeva muoversi come un pazzo a destra e a sinistra, prendendosi note mentali di quello o quell'altro sulla nave, le cime a disposizione, il velaggio di riserva e così via. Lo guardava e si faceva delle domande*
    Lance - Dannazione... Ma ho preso un pazzo! *Da un foro sul ponte spuntò quindi il viso felice di Hall, gli occhiali appoggiati sulla falda del cappello, ben calzato in testa, le braccia appoggiate sul ponte*
    Tutto a posto capitano! La ciurma attende ordini! Ci muoviamo in direzione...?
    *Lance fece i primi passi sulla tolda e con voce sicura disse*
    Lance - Bene, direzione...

    ...oh decidilo un po' te dove andare! Oppure Aster preferisce un'isola in particolare? (dico Aster solo perché è in attesa da più tempo :patpat:)
  15. .
    Ohilalà, nipotozza acquisita, salve a te. E' sempre un piacere quando vengono a trovare il vecchio nonno Hald qui alla famigghia
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46 replies since 31/5/2009
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