Fukushima, “il rischio apocalisse è adesso”[Attualità]

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  1. MasterAitan
         
     
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    SPECIALE » Il Giappone, Fukushima e il nucleare


    Fukushima, “il rischio apocalisse è adesso”


    Il disastro di Fukushima sembra un incubo senza fine e Tokyo finalmente ammette che da mesi si sta inquinando il mare con continui sversamenti di acqua radioattiva, mentre nessuno conosce esattamente le condizioni dei reattori collassati. Le conseguenze dell'incidente nucleare, secondo gli esperti, potrebbero essere catastrofiche.


    di Giorgio Cattaneo - 18 Settembre 2013


    fukushima radiazioni
    "La dimensione del pericolo lascia sgomenti: nessuno, al mondo, è preparato a fronteggiare una catastrofe come quella evocata dai tecnici più pessimisti"


    Era tutto vero: il pericolo Fukushima comincia solo adesso e il Giappone non sa come affrontarlo. Le autorità hanno finora mentito, ai giapponesi e al mondo intero: Fukushima era una struttura a rischio, degradata dall’incuria. Un impianto che andava chiuso molti anni fa, ben prima del disastro nucleare del marzo 2011. Da allora, la situazione non è mai stata sotto controllo: la centrale non ha smesso di emettere radiazioni letali.

    Tokyo finalmente ammette che, da mesi, si sta inquinando il mare con sversamenti continui di acqua radioattiva, utilizzata per tentare di raffreddare l’impianto. Ma il peggio è che nessuno sa esattamente in che stato siano i reattori collassati: si teme addirittura una imminente “liquefazione” del suolo. L’operazione più pericolosa comincerà a novembre, quando sarà avviata la rimozione di 400 tonnellate di combustibile nucleare. Operazione mai tentata prima su questa scala, avverte la Reuters: si tratta di contenere radiazioni equivalenti a 14.000 volte la bomba atomica di Hiroshima. Enormità: bonificare Fukushima – ammesso che ci si riesca – richiederà 11 miliardi di dollari. Se tutto va bene, ci vorranno 40 anni.

    Gli scienziati non hanno idea del vero stato dei nuclei dei reattori, riassume il Washington’s Blog in un lungo reportage tradotto da Megachip: le radiazioni potrebbero investire la Corea, la Cina e la costa occidentale del Nord America. Perché il peggio deve ancora arrivare: gli stessi tecnici incapaci, che hanno prima nascosto l’allarme e poi sbagliato tutte le procedure di emergenza, ora “stanno probabilmente per causare un problema molto più grande”.

    Letteralmente: “La più grande minaccia a breve termine per l’umanità proviene dai bacini del combustibile di Fukushima: se uno dei bacini crollasse o si incendiasse, questo potrebbe avere gravi effetti negativi non solo sul Giappone, ma sul resto del mondo”. Se anche solo una delle piscine di stoccaggio dovesse crollare, avvertono l’esperto nucleare Arnie Gundersen e il medico Helen Caldicott, non resterebbe che “evacuare l’emisfero nord della Terra e spostarsi tutti a sud dell’equatore”. Un allarme di così vasta portata, che disorienta anche gli esperti più prudenti. Come Akio Matsumura, già consulente Onu, secondo cui la rimozione dei materiali radioattivi dai bacini del combustibile di Fukushima è “una questione di sopravvivenza umana”.


    pericolo radiazioni giappone
    Da marzo 2011 la centrale non ha smesso di emettere radiazioni letali


    Migliaia di lavoratori e una piccola flotta di gru, riferisce il New York Times, si preparano a “evitare un disastro ambientale ancora più profondo, che ha già reso la Cina e gli altri paesi vicini sempre più preoccupati”. Obiettivo, neutralizzare le oltre 1.300 barre di combustibile esaurito dall’edificio del reattore 4. È come sfilare sigarette da un pacchetto accartocciato, avverte Gundersen: basta che due barre si urtino, e c’è il rischio che rilascino cesio radioattivo, xenon e kripton.

    “Ho il sospetto che nei prossimi mesi di novembre, dicembre e gennaio, sentiremo che l’edificio è stato evacuato, che hanno rotto una barra di combustibile, e che la barra di combustibile sta emettendo dei gas. Ritengo che le griglie si siano contorte, il combustibile si sia surriscaldato e il bacino sia giunto a ebollizione: la conseguenza naturale è che sia probabile che una parte del combustibile rimarrà incastrata lì per un lungo, lungo periodo”. Le griglie sono contorte per effetto del terremoto, che ha fatto collassare il tetto proprio sopra il deposito nucleare.

    “Le conseguenze – conferma il Japan Times – potrebbero essere di gran lunga più gravi di qualsiasi incidente nucleare che il mondo abbia mai visto: se una barra di combustibile cadesse, si rompesse o si impigliasse mentre viene rimossa, i possibili peggiori scenari includono una grande esplosione, una fusione nel bacino o un grande incendio. Ognuna di queste situazioni potrebbe portare a massicci rilasci di radionuclidi mortali nell’atmosfera, mettendo in grave rischio gran parte del Giappone – compresi Tokyo e Yokohama – e anche i paesi vicini”.

    Secondo la Cnbc, il pericolo maggiore riguarda il possibile sversamento di acqua in uno dei bacini, che potrebbe incendiare il combustibile. “Un enorme incendio del combustibile esaurito – dichiara alla Cnn il consulente nucleare Mycle Schneider – probabilmente farebbe apparire poca cosa le attuali dimensioni della catastrofe, e potrebbe superare le emissioni di radioattività di Chernobyl di decine di volte”. Una sorta di apocalisse: “Le pareti della piscina potrebbero avere perdite al di là della capacità di fornire acqua di raffreddamento, o un edificio del reattore potrebbe crollare in seguito una delle centinaia di scosse di assestamento. Poi, il rivestimento del combustibile potrebbe incendiarsi spontaneamente emettendo il suo intero accumulo radioattivo”.


    fukushima
    "Nessuno conosce esattamente le condizioni dei reattori collassati"


    Sarebbe il più grave disastro radiologico mai visto fino ad oggi, conferma Antony Froggatt nel suo World Nuclear Industry Status Report 2013, redatto con Schneider. E per Gundersen, direttore di Fairewinds Energy Education, l’operazione si prospetta “piena di pericoli”, e la verità è che “nessuno sa quanto male potrebbero andare le cose”. Ciascun assemblaggio di barre combustibili pesa 300 chili e misura 4 metri e mezzo.

    Gli assemblaggi da rimuovere sono 1.331, informa Yoshikazu Nagai della Tepco, più altri 202 stoccati nel bacino: le barre di combustibile esaurito inoltre contengono plutonio, una delle sostanze più tossiche dell’universo, che si forma durante le ultime fasi del funzionamento di un reattore. “Il problema di una criticità che colpisca il bacino del combustibile è che non la si può fermare, non ci sono barre di controllo per gestirla”, sostiene Gundersen. “Il sistema di raffreddamento del bacino del combustibile esaurito è stato progettato solo per rimuovere il calore di decadimento, non il calore derivante da una reazione nucleare in corso”.

    Le barre sono rese ancora più vulnerabili agli incendi nel caso debbano essere esposte all’aria. Il quadro è estremamente precario: l’operazione si svolgerà sott’acqua, in un bacino all’interno di un edificio lesionato, che la Tepco ha già puntellato. “La rimozione delle barre dal bacino è un compito delicato”, testimonia Toshio Kimura, ex tecnico della Tepco, al lavoro a Fukushima per 11 anni. “In precedenza era un processo controllato dal computer che memorizzava al millimetro le posizioni esatte delle barre, ma ora non se ne può più disporre: il processo deve essere fatto manualmente, quindi c’è un alto rischio che si possa far cadere e rompere qualcuna delle barre di combustibile”. In più, la situazione è assolutamente instabile. Secondo Richard Tanter, esperto nucleare dell’università di Melbourne, il reattore 4 di Fukushima “sta affondando”. Lo conferma l’ex premier giapponese Naoto Kan: sotto il grande deposito di combustibile atomico, il terreno è già spofondato di circa 31 centimetri.


    fukushima
    “Le conseguenze potrebbero essere di gran lunga più gravi di qualsiasi incidente nucleare che il mondo abbia mai visto"


    Per tentare di stabilizzarlo e isolarlo dall’acqua, la Tepco sta considerando la possibilità di congelare il suolo attorno all’impianto. Essenzialmente, riferisce Nbc News, si tratta di costruire un muro sotterraneo di ghiaccio lungo un miglio, cosa che non è mai stata tentata prima: in pratica, stanno cercando di arrampicarsi sugli specchi perché non sanno come risolvere il problema. “Un altro errore che venisse fatto dalla Tepco potrebbe avere conseguenze perfino esiziali, per il Giappone”, sottolinea Japan Focus puntando il dito contro l’azienda elettrica responsabile del disastro. La Tepco ha infatti taciuto la verità sul degrado dell’impianto prima ancora del sisma, poi ha sbagliato tutto il possibile. Il governo di Tokyo ha concluso che il disastro ha avuto “cause umane”, ed è stato provocato da una “collusione” tra il governo stesso e la Tepco, oltre che da una cattiva progettazione del reattore. Già all’indomani della tragedia, “la Tepco sapeva che 3 reattori nucleari avevano perso capacità contenitiva, che il combustibile nucleare era 'scomparso', e che non vi era di fatto alcun vero contenimento”.

    L’azienda, ricorda il Washington’s Blog ha cercato disperatamente di coprire la verità per due anni e mezzo, “fingendo che i reattori fossero in fase di 'spegnimento a freddo'”, e solo ora ha ammesso che da due anni sta rilasciando enormi quantità di acqua radioattiva che, attraverso le falde sotterranee, si riversano nell’Oceano Pacifico. La dimensione del pericolo lascia sgomenti: nessuno, almondo, è preparato a fronteggiare una catastrofe come quella evocata dai tecnici più pessimisti. Ma l’aspetto più sinistro, forse, è proprio quello che riguarda l’informazione e l’assoluta mancanza di trasparenza: la verità è stata negata dai tecnici, minimizzata dai politici, oscurata daimedia.

    Molti blogger hanno incessantemente rilanciato l’allarme, fino alla notizia – qualche mese fa – degli sversamenti radioattivi in mare. Solo ora – di fronte all’impossibilità di continuare a negare, alla vigilia della pericolosissima operazione di bonifica – si giunge ad ammettere tutto. Colpisce l’appello di Mitsuhei Murata, ex ambasciatore giapponese in Svizzera, che chiede che il Giappone rinunci ad ospitare a Tokyo le Olimpiadi 2020, perché non potrebbe garantire la sicurezza degli atleti. Così, il Sol Levante tramonta nella vergogna.

    Articolo tratto da LIBRE

     
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    O Signore!
    Poi si diceva che il Giappone volesse abbandonare il nucleare dopo il disastro per far poi dietro-front alcuni mesi fa .
    Questi sono matti, meglio il fotovoltaico a priori che un apocalisse alle porte >.>
     
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    「敏感チーム」

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    Hahahhahaha ma bravii :clapclap: :clapclap: :clapclap: sono pazzi da legare! Io più che il fotovoltaico opterei per i mulini su larga scala perchè il silicio dei pannelli poi dopo tot anni va smaltito e... chiedetevi come! I mulini invece sono semplici pale meccaniche.. molto meglio direi :asd: Ma non solo, l'energia meccanica si può prelevare in tanti altri modi.

    Poi c'è una soluzione ancora non messa in pratica, nei deserti si può usare l'energia termica data dall'irraggiamento solare, convogliato in un unico punto si può estrarre un'energia mooooolto elevata, ma non sò bene perchè ancora non è stato costruito qualcosa, solo progetti.

    Il Giappone è avanti ma anche con la deficienza sotto certi aspetti :facepalm:
     
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  4. Kuromitsu
         
     
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    A forza di andare avanti si rischia di tornare indietro :asd:
     
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  5. Mzarco09
         
     
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    Oh mio DIO...
    Leggendo questa roba mi si è stretto il cuore...ma non perchè mi facciano pena codesti beoti dipendenti dalle radiazioni...
    Mi domando solo quanto resta al pianeta da vivere...perchè lo stiamo DISTRUGGENDO!! Sarà anche la razza dominante...ma l'uomo fa davvero pena...ma tanta pena...
     
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  6. Nidhan
         
     
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    Senza negare il disastro... ma occhio a dove si leggono le notizie.
    C'e' gente che con gli scenari apocalittici ci va a nozze e quei pezzi sono pieni di ste robe! L'informazione e' sacrosanta e giusta, il terrorismo no!
    Piuttosto leggete questo:

    -http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/09/27/fukushima-rischi-reali-e-bufale-nucleari-sulla-rete-e-non/724149

    Di sicuro non di e' parte, e non ci va nemmeno leggero, ma almeno puo' servire a evitare che qualcuno faccia un mutuo per comprarsi un Bunker.

    Edited by Nidhan - 30/9/2013, 21:29
     
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    Tra un po andremo a vivere nei vault come in fallout XD .
     
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6 replies since 30/9/2013, 10:31   270 views
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