Posts written by FGBDU

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    E così siamo giunti al terzo capitolo di "Nati dalla polvere" con i protagonisti ormai giunti alla capitale dell'Impero Archadiano.



    1)
    CITAZIONE
    Yichudim parlava a bassa voce con Shepard, il comandante dei domabestie, col fuoco da campo che gettava demoniache luci arancioni sugli spallacci spinati e la luna che benediva la scena.
    Bradamante osservava quei due con estremo interesse, tenendosi a distanza di sicurezza dal fuoco: il comandante era un uomo basso e smilzo, con una striscia di pelle scura che andava da un orecchio all’altro e creava una fascia abbronzata in contrasto con quella chiara dell’alta fronte e di naso e bocca. Era palese che parlare praticamente ogni sera al Giudice, confidenza che questi gli aveva dato da quando erano partiti tutti insieme, non faceva altro che mettere Shepard ancora di più sul chi va là.

    2)
    CITAZIONE
    Sollevò gli occhi dal tomo dalla rilegatura in cuoio trattato che recava il disegno di una coscia di gru arrosto, gettando un'occhiata fuori dalle porte finestre che davano sul terrazzo di quella camera rettangolare.
    Comodamente seduto su una poltrona di legno ambrato, coperta da velluto rosso, si voltò e lanciò uno sguardo verso il fondo della piccola ma lussuosa stanza degli ospiti.

    3)
    CITAZIONE
    Batté più volte il pugno sul bancone di legno finché non sentì la mano destra pulsare, ma tra le voci degli avventori che riempivano il locale e il fatto che la testa fosse l’unica parte del suo corpo che l’oste avrebbe visto, nessuno pareva notarla.
    L’odore di muffa che impregnava le pareti di legno, sudice e nere, miscelato ai fumi densi e chiari, dalla nota pungente e penetrante, le inondò le narici: in quella bettola non vi era alcuna finestra; solo la porta d’ingresso aveva un’apertura tondeggiante, il vetro sporco e macchiato da cui filtravano pochi raggi del sole.

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    Ecco il secondo capitolo della nuova saga punto cardine dell'Insanity Tales Forum: "Nati dalla polvere"



    1)
    CITAZIONE
    Bradamante aveva cominciato a rimpiangere il viaggio per le terre di Khalak, con tutte le sue buche e i conati di vomito annessi, già dopo due giorni di permanenza nel villaggio-famiglia.
    Le cose di certo non erano migliorate in quelle ulteriori tre settimane di soggiorno, la cui costante era la puzza di uova marce che promanava dalle paludi poco più a sud.

    2)
    CITAZIONE
    Pioveva.
    Grosse lacrime trasparenti si riversavano sulla terra, inondandola di acqua e pietà: quel terreno, creato da un impasto di fango e sangue, gridava il proprio dolore alle nubi grevi e nere, ma quelle erano indifferenti ad ogni richiesta di aiuto, passive.
    Nessuna luce scendeva dal cielo a rischiarare il temporale che si addensava sopra la testa di Astrea, e a squarciare il velo di oscurità che la circondava: quella non era una favola, dove nobili elfi scuri si tramutavano in creature ferine e soccorrevano le loro amate, o dove le storie tristi finivano per avere dei finali lieti.
    Quella era la vita vera.

    3)
    CITAZIONE
    Decine di quadrelli si schiantarono contro la fila di finestre sulla parete che dava sulla strada maestra.
    I vetri si infransero in migliaia di pezzi color corallo che schizzarono via, accompagnando i candidi piumaggi dei dardi di balestra nel sorvolo di dodici tavoli ribaltati e decine di sedie spaccate.
    « Altra salva in arrivo! » urlò un soldato dal bianco spallaccio e il pennacchio cremisi, sporgendosi oltre lo stipite della porta abbattuta al centro della fila di finestre e lanciando una rapida occhiata verso la sommità delle grigie mura Cleycourtiane.

    4)
    CITAZIONE
    Un cielo plumbeo, i lampi che scintillano nell’ammasso di nuvole grigie e nere e il rombo dei tuoni che rompe la quiete: il preambolo di una terribile tempesta scoppiata molti anni prima è vivo nella mente di Virginia mentre dorme scossa dagli incubi, agitandosi sul suo giaciglio di paglia e fieno in un angolo della stalla, accanto ai cavalli e ai muli che riposano nei box.
    La bambina si svegliò di soprassalto; aveva i sudori freddi e il cuore le esplodeva nel petto, memore di quel tragico evento del passato.

    5)
    CITAZIONE
    Da mesi la Luce del Nord solcava il mare infrangendo flutti e levando spruzzi di acqua salmastra fino ai parapetti. Navigavano giorno e notte; sotto le Stelle e arrostendo alla luce del Sole. La caravella imperiale aveva oltrepassato il gorgo marino a nord-est delle Terre Occidentali (così l'equipaggio chiamava la terra natia di Zoràk e del suo popolo) ed era scampata a tre burrasche che avevano però spezzato il trinchetto a livello del fuso, facendo così sprofondare nelle oscure acque dell'oceano quattro degli uomini addetti ad ammainare le vele durante la tempesta. Essi si sarebbero potuti salvare, poiché erano rimasti aggrappati alla carcassa dell'albero, che galleggiava nella acque tumultuose, ma poiché tale moncone amputato faceva da ancora alla nave rischiando di farla affondare, il Giudice Trooloney e il Capitano Sylvester combattuti presero delle asce e tagliarono il cordame che manteneva il trinchetto spezzato attaccato alla caravella.

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    Dopo la conclusione di "Furor et Sanguis", con la partecipazione di cinque membri del nostro forum, una nuova saga ha finalmente inizio!

    1)
    CITAZIONE
    Venti miglia alla frontiera tra Impero Archadiano e Cleycourt.
    Trenta talleri nella saccoccia. La metà se ne sarebbe andata durante il viaggio che le restava tra quella casa e il confine.
    Affettò la rapa e la sua mano scomparve per la velocità.
    Schizzi rossi le chiazzarono le dita. Quanto tempo ci sarebbe voluto prima che si accorgessero dei tatuaggi sulle nocche?

    2)
    CITAZIONE
    Era una bella serata di maggio: un'aria leggera e mite soffiava sui campi e sui prati della contrada del re Artosius, sfiorando gli alberi che punteggiavano la campagna e le messi di mais del Sud pronte da raccogliere.
    A chiunque osservasse quel quadro, col castello sullo sfondo del paesaggio, magari dal vecchio ponte che collegava le due parti del villaggio del Lord, divise dal fiume Noran, avrebbe pensato ad un idillio, ad un paradiso in terra, o comunque ad un pacifico possedimento di un re buon e giusto, cose rare nel mondo e specialmente nei domini umani.

    3)
    CITAZIONE
    « Eminenza! »
    Aprì gli occhi di scatto.
    « Eminenza, apra la porta! »
    Udì tre colpi levarsi dalle alte doppie porte in mogano che si ergevano sul fondo della stanza.
    Una voce femminile, profonda, quasi da soprano, lo stava chiamando, intervallata dall’energico bussare di una mano guantata d’acciaio.
    Sentì voci concitate provenire dal corridoio e gli schinieri di decine di soldati che correvano avanti e indietro pestando i piedi contro il pavimento di marmo.
    Era successo qualcosa.

    4)
    CITAZIONE
    Il sacerdote senza nome predicava con ardore innanzi al suo gruppo di fedeli; la sua voce era prorompente, decisa, e riecheggiava lungo le navate della chiesa, dove la gente assisteva a quella particolare funzione. Decantava di strane divinità maligne, di sacrifici umani e di artefatti demoniaci dai poteri smisurati, in grado di sovvertire il mondo, e tutti pendevano dalle sue labbra, tranne Virginia, troppo immersa nei suoi pensieri per udire le parole di un inutile vecchio in abito liturgico.

    5)
    CITAZIONE
    Il cielo terso di nubi andava via via schiarendosi, lasciando sparire le stelle in quell'immensa tela striata di blu e arancione dovuto al sole che dal suo riposo sorgeva maestoso.
    Oltre le pareti in legno dell'abitazione si poteva udire l'incessante sciabordio delle onde del mare.
    Zoràk era già pronto per la caccia, mentre il fratello, Sakajo preparava le lenze per la pesca. Erano rimasti soli da quando il loro padre era stato richiamato dall'oscuro gorgo marino che spesso appariva nelle acque a nord-est del villaggio.

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    Nuovo ingresso nella "Hall Of Fame": L'Arca del Sie di Sol Weintraub





    CITAZIONE
    «Chiamatemi Ismaele.»
    Le parole spiccavano sul foglio ingiallito, illuminate dalla luce pallida del campo di Novikov.
    L'ammiraglio Cheyne allungò la mano guantata oltre i fasci di elettroni per sfogliare quelle pagine sbiadite, vergate a secoli e parsec di distanza.

    Nel frattempo proseguono i racconti a opera di S1mone (Fu il mondo) e FGBDU (Tinte cremisi in quella notte in cui tutto cambiò)


    FU IL MONDO - parte 14


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    CITAZIONE
    Dopo aver preparato gli zaini per il viaggio, andammo a letto presto. Christina s'addormentò di sasso, stremata per la giornata passata a raccogliere viveri per il viaggio. Io, a differenza sua, non riuscivo a chiudere occhio. Avevo dormito negli ultimi giorni come mai in vita avevo fatto, ed ora come un gufo notturno me ne stavo lì immobile, coricato, a fissare il soffitto appena visibile, grazie alla luce lunare, che dalla finestra entrava silenziosa... (continua)

    TINTE CREMISI IN QUELLA NOTTE IN CUI TUTTO CAMBIO'


    eqba


    CITAZIONE

    25 dicembre 2XXX ore 14:30



    È Natale. Al tempo, quando ero ancora una ragazza come tante, sarei saltata dalla gioia all’idea di festeggiarlo; da bambina lo attendevo con ansia a e cercavo di rimanere sveglia il più a lungo possibile pur di vedere il corpulento uomo dall’abito rosso e bianco scendere dal camino e mettere i regali sotto l’albero... (continua)

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    FU IL MONDO - parte 13


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    CITAZIONE
    Quando la smisi di agitarmi come un ossesso “solo” perché Bob mi zampettava su per il corpo inerpicandosi come una capra di montagna tra le pieghe dei miei abiti, osservai la stanza intorno a me.
    La porta era stata barricata nuovamente, ma l'unica finestra, che illuminava di una rossastra luce la stanza, era spalancata e permetteva a una leggera brezza, satura di disgustosi odori chimici di entrare in casa. Christina non si vedeva da nessuna parte, ma se Bob era qui con me, lei, in teoria, non doveva essere troppo lontana... (continua)

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    Frozen: due soldati del Regio Esercito Italiano in fuga dopo la battaglia sul Don si perdono in mezzo a una bufera di neve. Troveranno mai un modo per tornare in Italia?
    CITAZIONE
    Erano dietro di noi, da qualche parte.
    Non sapevo dove si trovassero, né quanto fossero lontani, ma ero certo del fatto che ci stavano inseguendo.
    Dovevo continuare a fuggire... (continua)

    Cuore d'Ebano: la battaglia contro il primo dei Mefisti.

    iy51


    CITAZIONE
    L'attacco di Elaith mancò il bersaglio, a causa della furia che ne annebbiava i sensi ma anche perché il Mefisto si muoveva a velocità sorprendente, pur avendo Umbra come peso supplementare con sé.
    Pertanto Elaith cadde sul pavimento lustro come un sasso, ma si rialzò subito, schiumante di rabbia, ricaricando Valung, ma con più calma ora: eppure, per quanto si sforzasse, la strega pareva sempre un passo più avanti di lei, che menava fendenti ad una presenza eterea, scalfendo la lama della sua spada contro il pavimento di pietra o le pareti, sprizzando scintille rosse attorno a sé... (continua)

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    Edited by FGBDU - 7/4/2015, 15:31
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    FU IL MONDO - parte 12 (termina il passato di Roswell)



    CITAZIONE

    *


    « Siete stanchi di versare sangue, per uno stato che non sanguina più per noi da tempo?! E' da un anno e mezzo, che la pestilenza ha affetto il mondo, riducendolo in cenere! E' ora di risorgere da quelle ceneri, come una fenice. Io dico basta alla tirannia del governo, che non ci aiuta, ma continua a esigere il nostro pagamento delle tasse. Basta! L'aquila è morta! E solo i vermi credono in essa, divorandone pian piano ogni sua marcia fibra! E' ora di rinascere! » (continua)

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    Edited by FGBDU - 7/4/2015, 15:31
  8. .

    FU IL MONDO - parte 11




    CITAZIONE

    *


    La luna splendeva nel cielo, quasi fosse stata un vitreo occhio, cieco dinnanzi la sciagura che s'è avventata sul pianeta.
    Fuggo inesorabilmente verso la città, passando campi arati e canali artificiali prosciugati. Di tanto in tanto il terreno sotto i miei piedi diventa piano e in terra battuta comportando una velocità di percorrenza maggiore con relativa diminuzione dello sforzo, ma comunque non dura molto tutto ciò, perché queste stradine portano il più delle volte a fattorie o case isolate dalle cui corti, pinnacoli di fumo scuro s'innalzano, stando a significare solo pire di cadaveri affetti dal virus... (continua)

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    Edited by FGBDU - 7/4/2015, 15:30
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    Tinte cremisi in quella notte in cui tutto cambiò


    eqba


    CITAZIONE

    21 dicembre 2XXX ore 11:35



    È uno che non molla, l’avevo capito, e la cosa peggiore che potessi fare era essere accondiscendente nei suoi confronti, accettarlo e volerlo al mio fianco. Non importa ciò che lui ha fatto perché sono stata io a permetterglielo, mi sarebbe bastato un manrovescio e lui non avrebbe fatto nulla e si sarebbe riseduto come se nulla fosse accaduto, eppure… non lo so, non so cosa dire... (continua)
  10. .
    Due nuove parti scritte dal nostro Toshiro Umezawa si aggiungono a "Cuore d'ebano": la battaglia contro il primo dei Mefisti si avvicina.

    CITAZIONE
    Tornarono al piccolo campo all'imbrunire, quando il sole stava ormai volando verso l'emisfero estremo delle terre al di là delle acque, qualora esistessero.
    Non appena Elaith, che si era mascherata di nuovo il suo volto di dremora per evitare che Flegias dovesse spaventarsi, fece il suo ingresso nell'area della tenda piantata nel suolo innevato, una figura scura uscì di lembi del riparo e si gettò sulla dremora... (continua)

    CITAZIONE
    Il mattino venne, e portò un tenue luce attraverso delle fessure sul soffitto che ricadevano nel Tempio rischiarando un poco il buio che ancora ristagnava nella stanza: le braci del fuoco si erano spente, ma la sala non era fredda, dato che si poteva ancora percepire un po' del calore residuo lasciato dal fuoco.
    Un rumore simile al fruscio di pagine indusse Elaith a svegliarsi: si stropicciò gli occhi e si stiracchiò... (continua)

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    FU IL MONDO - parte 10


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    CITAZIONE

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    Ho quattordici anni; sono già un ragazzo dice mamma. Ho già avuto la mia prima cotta e ho già avuto il mio primo bacio, eppure sono triste perché sono appena stato scaricato. Sono da giorni chiuso in camera e non voglio uscire con gli amici. Mamma mi rimprovera e l'unica persona che sembra capirmi è Kara, che mi tratta con tenerezza e mi compatisce. Sono infatti in camera insieme a lei, che mi sostiene, quando mamma la chiama giù a gran voce....(continua)

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    Furor et Sanguis: il capitolo finale



    CITAZIONE
    Io sono Pulcheria. Io sono Ursus. Io sono mio padre. Sono Gloria Vera e Cyber Gloria. Io sono una cerchia e io sono l’arma. Sono carabiniere e predatrice. Sono la schizofrenia irresistibile di questa città spaccata in due nella propria anima.
    Io sono Roma. Io sono il mondo intero. Bombardatemi e io mi ricostruirò cento volte più potente. Cento volte più viva...
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    CITAZIONE
    Signori e signore, pazzi e savi matti, ecco a voi
    [Musichetta da circo]
    La guida d all'espansione delle Shivering Isles
    Esatto! Non è uno scherzo, nemmeno una visione prodotta dal fungo che vi sta fagocitando il cervello!

    La folle guida raccontata a puntate dal nostro Toshiro Umezawa (lo stesso Shegorath sotto mentite spoglie) è un must per chi desidera cimentarsi nell'espansione "Shivering Isles" del videogioco "The Elder Scrolls: Oblivion" e uscirne indenne... beh, più o meno...

    elder-scrolls-iv-the-shivering-isles

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    FU IL MONDO - parte 9


    post-apocalypse-533x355



    CITAZIONE
    E' una sensazione indescrivibile e inspiegabile come riesca a ragionare nonostante sia in un sonno-coma indotto da quel maledetto intruglio che Christina mi ha fatto bere. Certo potevo ragionare, fare ciò che volevo – avevo infatti il pieno controllo del mio corpo nel rivivere i ricordi – ma era come se quel mio corpo non rispondesse a me: se per esempio il Roswell del ricordo voleva fare qualcosa, io, imprigionato in quel corpo, la volevo fare senza esitare o pensare per quale motivo dovevo compiere un'azione che per me, il Roswell attuale, era più che mai effimera e inutile...(continua)

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    Machinima



    Due nuovi post.. l'entrata in scena di "nuovi" personaggi... è la storia di "Fortitudo" che prosegue in una nuova ambientazione: il nostro mondo nel futuro 2020...

    quDTDcV


    CITAZIONE
    Era proprio necessario, Joseph?

    Mi domandai cosa fosse accaduto.

    Si tratta di una carta con ottimi attributi.

    Sentivo di trovarmi disteso supino.
    Dove era un mistero.
    Il selciato sconnesso aveva lasciato posto ad una superficie morbida, molleggiata. Anche se la sentivo umida. La mia spina dorsale non bestemmiava per i reumatismi: non sapevo cosa fosse, ma tutto sommato era più comodo dei giacigli in cui avevo dormito negli ultimi… quarant’anni? Cinquanta?
    Poco importava: era comunque troppo tempo... (continua)

    CITAZIONE
    Quando sbucai in Piazza Repubblica il mio cervello mi mandò talmente tanti impulsi che dovetti rannicchiarmi sotto al portico e vomitare anche l’anima.
    I romani la chiamavano Esedra, anche se aveva cambiato nome da decenni, forse contemporaneamente al momento in cui avevano trasformato il cinema Modernetto, un multisala erotico, in qualcos’altro che l’ospite non conosceva... (continua)

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538 replies since 3/3/2009
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